Crisi: siamo tutti sempre più indebitati

Caritas e Consumatori: in Alto Adige a rischio 104 mila persone, le famiglie tagliano gli alimentari


Valeria Frangipane


BOLZANO. Il ceto medio che una volta se la passava bene adesso è sempre più indebitato. Colpa del mercato del lavoro segnato dall'incertezza: disoccupazione, contratti di lavoro a tempo determinato e stipendi bassi stanno rovinando l'esistenza di un numero crescente di persone anche in Alto Adige.

Lo dice a chiare lettere l'ultimo rapporto annuale della Consulenza debitori Caritas: «Nel corso del 2010 1.127 persone ci hanno chiesto aiuto. Di queste il 34% guadagnava tra i 1.000 ed i 1.500 euro al mese. Diciamo che il valore medio del debito è di 60 mila euro ed il totale dello scoperto è stato di 31 milioni».

Maurizio Albrigo, presidente del Centro tutela consumatori, rincara la dose: «In Alto Adige 104 mila lavoratori guadagnano tra i 1.400 ed i 1.500 euro e non ce la fanno a campare visto che per vivere qui servono almeno 2.800 2.900 euro al mese a famiglia. Non avrei mai pensato che succedesse ma la gente per pagare mutuo, affitto e spese di condominio tira la cinghia su quel che mette nel piatto anche se nessuno è disposto a rinunciare alle vacanze».

Insomma situazione preoccupante col numero di debitori che continua ad aumentare. Ma qual è l'età media di chi finisce nei guai? Caritas e Consumatori spiegano che la fascia ad altissimo rischio va dai 46 ai 65 anni, quella ad alto rischio dai 36 ai 45. Quanto guadagna in media chi s'indebita?

«Attorno ai 1.200 euro al mese». Dato che deve far pensare perché la ricerca sui salari 2010 dell'Istituto per la promozione dei lavoratori ci dice che un altoatesino su quattro guadagna meno di 1.200 euro e il 60% dei lavoratori lamenta uno stipendio inadeguato al costo della vita in provincia e spera in un aumento in busta paga fino a 400 euro. Resta da capire chi sia chi s'indebita...

«Sono a rischio tutti, la colpa è sempre del reddito basso ma anche di un incidente, di una malattia improvvisa o di una separazione. Pensate che oggi un padre deve pagare per ogni figlio circa 600 euro al mese (400 euro più il 50% di tutte le spese)». Ma perché succede?

«Succede anche perché chi è al verde - dice Albrigo - va in banca a chiedere un prestito. La banca di solito gli risponde picche e allora il poveretto si rivolge a questa o quella finanziaria e iniziano i guai. Da noi è venuta gente che per aver chiesto 10 mila euro si ritrova a doverne restituire 26 mila».

Ma ci si indebita per le rate della tv o per comprare l'ultimo telefonino? «Una volta era così oggi no, si chiedono soldi per fronteggiare le spese dei figli e anche per andare in vacanza». Ma una famiglia media come fa ad arrivare alla fine del mese? «Taglia su tutto. Risparmia perché deve pagare il muto della casa e le spese di condominio o l'affitto e finisce per tagliare su quel che mette nel piatto. Una nostra indagine ci dice chiaramente che nei supermercati e negli hard-discount vanno deserti gli scaffali delle offerte speciali e dei prodotti sottocosto o no-logo».

Come la mettiamo con i risparmi? «Male, la stragrande maggioranza di chi aveva dei soldi da parte ha eroso il tesoretto e adesso sono dolori perché tanto guadagna e poi spende di più».

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