Il programma

Dal Recovery Fund 18 milioni per risanare gli alloggi Ipes 

All’Alto Adige una quota dei fondi del programma «Sicuro, verde e sociale» nel periodo 2021-2026. L’obiettivo è migliorare l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare dell’istituto e dei Comuni



BOLZANO. Una spinta al risanamento del patrimonio immobiliare dell’Ipes e dei Comuni verrà assicurata dal Recovery Fund. In Alto Adige grazie al Pnrr arriveranno 18 milioni di euro nel periodo tra il 2021 e il 2026. Il piano è stato discusso ieri dalla giunta provinciale.

L’assessora Waltraud Deeg ha fatto il punto sugli interventi di riqualificazione energetica di alloggi dell’edilizia residenziale pubblica da finanziare con le risorse del Programma nazionale «Sicuro, verde e sociale».

L’obiettivo, sottolinea Waltraud Deeg, è quello di migliorare l’efficienza energetica di una parte dei 13.500 alloggi dell’Istituto per l’edilizia sociale Ipes e dei 2.000 alloggi dei Comuni.

All’Ipes spetteranno 15,7 milioni di euro, mentre ai Comuni 2,3 milioni di euro, sempre nel periodo 2021-2026.

«Abbiamo creato i presupposti affinché oltre 18 milioni di euro possano essere utilizzati in Alto Adige per risanare in modo sostenibile il patrimonio di edilizia residenziale pubblica», così Waltraud Deeg.

In base al riparto delle risorse definito dallo Stato, infatti, alla Provincia di Bolzano spettano in totale oltre 18 milioni di euro degli stanziamenti europei previsti per il Programma “Sicuro, verde e sociale”, sostenuto con il Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza Pnrr.

I Comuni interessati e l’Ipes potranno presentare alla ripartizione Edilizia abitativa i relativi progetti per interventi di riqualificazione energetica delle abitazioni da loro gestite tra il 15 novembre e il 15 dicembre 2021. La ripartizione provvederà quindi ad inoltrare le proposte d’intervento al ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile per l’approvazione definitiva. «Il risanamento delle abitazioni costituisce una fetta di rilievo al fine di migliorare il nostro bilancio climatico. I fondi ora a disposizione saranno investiti bene ai sensi della nostra strategia per la sostenibilità Everyday for Future» rivendica Deeg.

La polemica sul Pnrr

Sulla gestione del Pnrr in Alto Adige è intervenuta l’ex assessora comunale Chiara Pasquali (Pd). Il problema posto riguarda in particolare i finanziamenti che verranno messi a disposizione per i progetti di riqualificazione urbana.

«Come mai l’Alto Adige non ha fatto alcuna richiesta per il bando nazionale Pnrr per la Rigenerazione urbana? Siamo l’unica provincia italiana che non riceverà risorse. Eppure dall’Areale Ferroviario ad altro c’erano progetti in stato avanzato», chiede Chiara Pasquali.

La riposta arriva da Alexander Steiner, direttore generale della Provincia, a capo della task force tecnica sul Pnrr insediata a Palazzo Widmann: «Le cose sono più complesse di quanto sembrino. Per rientrare nelle varie linee, ovvero nei vari progetti Pnrr, sono necessari una serie di presupposti. In primis, ricordo, i progetti per essere accolti devono essere cantierabili da subito ed essere conclusi in pochi anni. L’Areale ferroviario di Bolzano difficilmente si potrebbe prestare per la progettazione Pnrr». Steiner ribadisce: «Abbiamo comunicato allo Stato come “progetto bandiera” quello in ambito informatico Simply Digital per dare una spinta di semplificazione, standardizzazione e digitalizzazione dei servizi e migliorare così la nostra prestazione a favore del cittadino».













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