I MERANESI 

Dalla folla parte un applauso: bravo presidente, torna presto

MERANO. Qualcuno ha aspettato più di un’ora, di fronte al teatro Puccini di Merano, per vedere arrivare Sergio Mattarella. Passanti incuriositi dal dispiegamento di forze dell’ordine, cittadini in...


di Sara Martinello


MERANO. Qualcuno ha aspettato più di un’ora, di fronte al teatro Puccini di Merano, per vedere arrivare Sergio Mattarella. Passanti incuriositi dal dispiegamento di forze dell’ordine, cittadini in attesa del presidente della Repubblica, alcuni con il telefonino pronto per scattare una foto alle autorità in arrivo per i 130 anni del gruppo Athesia. Gli invitati percorrono la passerella rossa sotto un grande “130” appeso alla facciata del teatro. I meranesi passano un’ora al freddo, mentre il traffico chiude il ponte e la piazza nella morsa indaffarata del lunedì mattina.

Nella piazza questa volta non ci sono i contestatori, che nel giugno del 2017, quando i presidenti Mattarella e Alexander Van der Bellen si incontrarono per i 25 anni della quietanza liberatoria rilasciata all’Onu, protestavano contro l’obbligo di vaccinazione. E nemmeno i secessionisti sudtirolesi, che nella stessa occasione liberarono nell’aria una massa di palloncini neri.

Anzi, tra le persone ferme a scrutare la piazza alla ricerca del presidente della Repubblica il sentimento è di cordiale curiosità nei confronti di un personaggio che solitamente si vede attraverso lo schermo del televisore. Il sentore è che Mattarella porti in Alto Adige un animo saldamente democratico e un ideale composto di istituzionalità. «Certamente sono contento che un tale simbolo dello Stato italiano sia qui e che porti visibilità anche a una città bella ma lontana dalle cronache – così Michelangelo Rubino –. Ha difeso la libertà di stampa, purtroppo vessata da affermazioni che non fanno bene all’informazione dei cittadini». Si colloca sulla stessa linea Salvatore Ferraro: «Credo che attaccare i giornalisti sia in primis un attacco a una categoria di lavoratori. Sarebbe un problema se i giornali non potessero portare a galla ciò che ai cittadini può sfuggire o che altri vogliono tener nascosto, per esempio». Balbina Nauer e il diciannovenne Diego Lever si sono fermati in piazza incuriositi dal numero di poliziotti e militari intenti a pattugliare il teatro. «Di questi tempi vederlo al telegiornale risolleva il morale», dicono del presidente della Repubblica. Anche Veruska Moser e Laura Carraro sono colpite dalla presenza a Merano del capo dello Stato, insieme a tanti personaggi di spicco della regione.

Sergio Mattarella arriva a piedi dal Meranerhof, scortato dai suoi. Lo accompagnano Michl Ebner (amministratore delegato di Athesia), il presidente della Provincia Arno Kompatscher e il sindaco di Merano Paul Rösch.

Dalla piccola folla parte un applauso. Un cenno di saluto, e i capelli bianchi del presidente della Repubblica scompaiono dietro le porte del Puccini.

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