Debutta Dolorama, il sentiero che esalta la Valle d’Isarco

Un tracciato di 60 chilometri da Rodengo alla zona di Laion Il progetto della Comunità per attirare gli escursionisti


di Fabio De Villa


VAL D’ISARCO. Un nuovo percorso capace di portare l’escursionista dall'abitato di Rodengo fino alla zona di Laion. Questo è il “Dolorama”, il nuovissimo progetto, unico nel suo genere, sfornato dalla Comunità Comprensoriale Valle d'Isarco, il cui scopo finale è quello di far apprezzare il territorio ai nostri visitatori. Territorio che spesso passa in secondo piano o non sempre viene valorizzato da passeggiate e strade e che adesso, grazie a questo nuovo percorso, sarà possibile visitare, apprezzare e toccare con mano.

Il percorso escursionistico "Dolorama" oramai è ultimato e verrà finalmente aperto a breve. Con una lunghezza di oltre 60 chilometri, corre dall’Alpe di Rodengo e da Luson fino a Laion ed è suddiviso in quattro tappe. l’inizio di ciascuna di queste tappe è raggiungibile con mezzi pubblici.

Sigrid Hasler, quale referente della Comunità Comprensoriale Val d’Isarco, ha seguito negli ultimi mesi il progetto Dolorama. All’apertura del percorso mancano solo poche settimane e verranno poste le segnaletiche precise per indicare il percorso da seguire.

Anche il presidente dell’azienda turistica di Funes Klaus Messner, nel lontano 2011, aveva espresso per la prima volta l’idea di dar vita a un progetto escursionistico alternativo, lontano dai soliti standard turistici.

Da qui si è sviluppato il concetto del "Dolomiti-Vitalroute" e successivamente si è realizzato il nuovo percorso “Dolorama”. L’idea di base di questo progetto è la rivalutazione del territorio della valle d'Isarco. Per realizzare tutto questo, vengono utilizzati sentieri forestali e percorsi escursionistici già esistenti per condurre il visitatore attraverso il vario paesaggio naturale della Val d’Isarco, avendo lo sguardo sempre sulle rocce dolomitiche.

Punto di partenza del percorso è l’alpe di Rodengo-Luson. Il tempo totale di percorrenza dell'intero tragitto è di 19 ore e 15 minuti e si attraversano le formazioni rocciose del Sasso Putia, il parco naturale delle Puez Odle e le Odle della Val di Funes. Solo da qui sarà possibile godersi il panorama dello Scilliar che termina nei pressi dell'abitato di Laion.

I percorsi escursionistici già esistenti, al fine della realizzazione del progetto, sono stati profondamente risanati dall’ispettorato forestale di Bressanone e Brunico e completati con piazzole di sosta dotate di panchine e zone dove anche i più piccoli possono giocare grazie a strutture a loro dedicate. Sul percorso sono state attrezzate anche diverse zone per gli sportivi. I lavori sono stati finanziati principalmente dal Fondo per il paesaggio dell'Alto Adige.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità