I nodi sul reddito di cittadinanza. Sandro Repetto (Pd) ha chiesto chiarimenti in consiglio provinciale. Su quali basi giuridiche, così Repetto, la giunta provinciale ritiene di non applicare il reddito di cittadinanza sul territorio provinciale? L’assessora Waltraud Deeg ha ricordato che il tema è stato discusso nella Conferenza delle regioni. La Provincia, a differenza di altre regioni, dispone già di un reddito minimo sociale di cui beneficiano 3.000 persone, e si stanno confrontando le cifre con quanto proposto col reddito di cittadinanza. Così Waltraud Deeg: «I dati dicono che il reddito minimo provinciale è migliore di quello di cittadinanza, e non ha un’ottica assistenzialista, permettendo anche di tornare a integrarsi nella vita quotidiana con il coinvolgimento degli uffici del lavoro. La provincia ha una competenza primaria nel settore del sociale, mentre quella sul lavoro è scendaria».