Degasperi prende la tessera del Pd «L’ho fatta online»

Il consigliere comunale di Team A: «È firmata da Renzi» Scontato il braccio di ferro con i bolzanini: pronto al ricorso


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Il Partito democratico ha un nuovo tesserato. È Claudio Degasperi, di Team A-Liberal Pd, già Lega, radicale nel cuore, consigliere comunale nel gruppo misto. L’aveva detto, l’ha fatto, fresco di partecipazione alla Leopolda di Firenze. Ci è riuscito bypassando senza difficoltà il regolamento per il tesseramento del Pd dell’Alto Adige. Troppo facile scommettere che il suo gesto scatenerà le montagne russe nella maggioranza del Pd locale, che questa estate ha fatto di tutto per impedire l’adesione di Elena Artioli e Degasperi stesso alla associazione Liberal Pd. Adesso arriva la fase due, l’ingresso vero e proprio nel partito. Degasperi ha mosso per primo. Elena Artioli al momento non si muove, ma fa sapere: «Sono curiosa di vedere come reagirà il Pd nei confronti di Claudio, dopo che un dirigente del partito è andato a cercare quattro candidate alle provinciali della mia lista Team A e le ha convinte a iscriversi». Ottenere la tessera è stato semplice. «Ho utilizzato l’opportunità del tesseramento on-line», racconta Degasperi mostrando la tessera che gli è stata inviata via e-mail da Roma con il codice di riferimento e la firma del segretario Matteo Renzi. Sulla tessera viene riportato anche il circolo Gries-S. Quirino cui Degasperi appartiene in base alla residenza. Manca la firma del segretario di circolo. «Non so ancora quali saranno le prossime tappe, se il circolo mi inviterà a ritirare la tessera o se me la spediranno a casa». Degasperi conosce la portata del suo gesto: «Se proveranno a cancellare la mia tessera farò ricorso, questo è sicuro». Questa estate l’assemblea provinciale di Bolzano ha varato un regolamento che prevede un anno di attesa per eletti e tesserati di altri partiti, due anni per eletti e tesserati del centrodestra. Una soglia di accesso è prevista in realtà anche nello statuto del Pd nazionale. Nelle regole nazionali per il tesseramento viene precisato che «non è consentito il rilascio della tessera a persone che siano iscritte ad altri partiti politici o aderiscano a gruppi di altre formazioni politiche all’interno di organi istituzionali elettivi». Degasperi è consigliere eletto con una lista diversa dal Pd. L’interessato ricorda: «Ho chiesto di aderire al gruppo del Pd in Comune e mi è stato impedito. Ho voluto prendere la tessera perché mi piace un Pd aperto, come immaginato dallo stesso Renzi. Non erano scattati veti quando entrò nel Pd il nutrito gruppo di ex Udc, a partire da Repetto, Baratta e Andriollo, schierati contro Spagnolli alle comunali. Qual è la differenza tra me e loro?».

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