Dello Sbarba: niente deroghe al sottoscritto 

Tramonta l’ipotesi di una candidatura per il consigliere dei Verdi. Salgono le quotazioni di Lantschner



BOLZANO. Costretti a rallentare in attesa che i Verdi si risolvessero ad agganciarsi a Pietro Grasso e alla sua aggregazione a sinistra del Pd, "Liberi e Uguali" rinviano ogni decisione su «chi» li rappresenterà alle elezioni ma non su "cosa" dire già da ora. E dunque attesa per sapere i nomi dei candidati ma non intorno ai contenuti della campagna. "Contro la cricca Svp-Pd che ha abolito il confronto democratico in questa terra" come ha detto polemicamente Florian Kronbichler, oppure "lontano dalla politica che pensa al potere a prescindere dai contenuti imposti dalla Svp", come ha aggiunto Bertorelle. E in ogni caso contro nazionalismi, chiusure, doppio passaporto ("un excamotage Svp per avvelenare i pozzi senza nessuna speranza che si realizzi", a detta del deputato), per una Europa solidale e dal lato opposto rispetto ad un’Austria in mano a Strache e a Kurz. Di nomi dei candidati si parlerà la settimana prossima. Anche se le trattative tra le diverse anime dell’aggregazione proseguono sotto traccia. Intanto, sono proseguite ieri al Circolo della Stampa le prove di dialogo avanzato tra Verdi e le altre aggregazioni di una sinistra vecchia e nuova da Possibile a Mdp. Un’assemblea in cui sono stati posti sul tappeto i passaggi di un manifesto comune indirizzato agli elettori. A proposito di candidature, invece, il codice etico di Liberi e Uguali, impone che i consiglieri regionali in carica non si possa candidare. A meno di deroghe. «Nessuna deroga per me, Foppa o Heiss», chiosa Dello Sbarba. Per cui sono dati in avanzamento i nomi di Norbert Lantschner, che è stato già candidato sindaco a Bolzano e pure quello di Tila Mair, storica sindacalista della Cisl altoatesina. Quello che è certo, come ha detto il segretario di Sinistra italiana, è che vi sarà alternanza secca uomo-donna nelle liste. (p.c.)















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