TRUFFA 

Dieci mesi al falso agente finanziario 

Ancora guai giudiziari per il faccendiere Donato Jannece coinvolto in vicende penali sin dai tempi delle inchieste «Mani Pulite» in Alto Adige



BOLZANO. Ancora guai giudiziari per il faccendiere Donato Jannece coinvolto in vicende penali sin dai tempi delle inchieste «Mani Pulite» in Alto Adige. Questa volta il giudice Tappeiner lo ha condannato a dieci mesi di reclusione con l’accusa di truffa.

I fatti in questione risalgono al 2012 si sarebbe spacciato per agente di una società finanziaria svizzera ed avrebbe proposto un finto contratto di finanziamento immobiliare di 470 mila euro. Nel corso dell’istruttoria relativa alla pratica, Jannece si sarebbe fatto consegnare dai presunti beneficiari del finanziamento 8 mila euro per far fronte alle spese burocratiche senza mai condurre in porto concretamente l’operazione.

In effetti si trattò di un raggiro per il quale lo stesso Jannece venne denunciato. Ieri il giudice lo ha condannato come detto a dieci mesi di reclusione. Il procedimento lo ha visto imputato anche di aver promosso il falso contratto di finanziamento senza essere iscritto nell’elenco degli agenti in attività finanziaria. Al momento Donato Jannece è anche sottoposto a sorveglianza speciale, misura di prevenzione che impone determinate prescrizioni comportamentali.













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