Dimissioni “precompilate” Alperia scioglie così 4 Cda

Il colosso vuol accelerare la fusione delle società che facevano parte di Sel e Aew Spedite ai rispettivi consiglieri mail con i moduli soltanto da firmare


di Giuseppe Rossi


MERANO. Alperia, il nuovo colosso dell’energia nato pochi giorni prima di Natale dalla fusione di Azienda energetica, proprietà dei Comuni di Merano e Bolzano, e Sel in mano provinciale, scalpita per arrivare in tempi rapidi alla completa operatività.

Al punto da premere anche l'acceleratore sulla fusione delle società che fino alla fusione facevano parte delle due holding.

Stiamo parlando, ad esempio, di Aew Reti e Aew Trading e delle sorelle Seltrade e Selnet. Ma, anziché convocare i rispettivi consigli d'amministrazione e avviare l'iter che è previsto in caso di grandi operazioni di fusione come questo, i vertici della nuova società hanno deciso di scegliere la strada più veloce, contattando i diretti interessati.

Fatto sta che nelle scorse settimane i membri dei consigli d'amministrazione interessati si sono visti recapitare con un messaggio di posta elettronica, neppure per raccomandata, una semplice e contemporaneamente sorprendente richiesta di dimissioni da parte dei vertici di Alperia.

Una gentile richiesta di dimissioni, accompagnata da un allegato: una lettera precompilata con nome del destinatario, funzione ricoperta e codice fiscale.

Una lettera semplicemente da stampare e da firmare, senza arrecare al consigliere d'amministrazione di Aew Trading, Seltrade, Selnet o Aew Reti neppure il disturbo di dover scrivere lui stesso il testo delle dimissioni.

La reazione dei membri dei quattro cda è stata quella che facilmente si può comprendere: prima disorientamento, poi rabbia. E pare che alcuni dei consiglieri d'amministrazione abbiano già reagito o lo stiano per fare, contestando questo modo di operare con altrettante lettere, questa volta non messaggi di posta elettronica, ma le care e vecchie raccomandate con ricevuta di ritorno.

Nessuno probabilmente aveva in mente che, dopo la fusione, tutto sarebbe rimasto invariato nelle società che fanno parte della nuova holding, ma che il metodo usato per arrivare a fondere le società tra loro – intervento necessario anche per ottimizzare i costi della governance – fosse quello della richiesta di dimissioni immediate in pochi se lo aspettavano. E, per questo, qualcuno degli interessati non sarebbe intenzionato a stampare e firmare, ma starebbe piuttosto pensando a inoltrare una propria lettera, e non per comunicare le proprie dimissioni.

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