Dipendenze, in un anno 180 ricoveri al Sant’Anna

Il Serd e la clinica scrivono all’Azienda sanitaria: «Continuare la collaborazione» Alla casa di riposo di Maia Alta vengono inviati anche pazienti da Bolzano



MERANO. La collaborazione fra Serd e Villa Sant'Anna relativa ai ricoveri per dipendenze (alcol, droghe farmaci e combinate) va continuata e, se necessario, intensificata. Lo hanno comunicato, nero su bianco, i direttori delle rispettive strutture - Gabriele Ghirardello e Claudio Crespi - ai vertici dell'Azienda sanitaria. Due lettere surrogate dai numeri, primo fra i quali i 180 ricoveri nella casa di cura di via Cavour per patologie da dipendenze nel 2016. Due lettere che hanno le sembianze di voler rispondere a qualche campanello d'allarme per una eventuale sospensione degli accordi. Se non altro perché già ventilata, e in tempi piuttosto recenti: nel 2015 anche l'ex coordinatore sanitario della collaborazione vincolante Azienda sanitaria-Serd Elio Dellantonio aveva messo in guardia, pure lui scrivendo ai suoi superiori, affermando che il venir meno dei posti letto al Sant'Anna dedicati al trattamento ospedaliero in acuto delle “patologie assuntive” avrebbe vanificato gli sforzi di collaborazione compiuti a partire dagli anni Novanta «che hanno portato, in particolare negli ultimi 6-8 anni, ad importanti risultati sul piano clinico e trattamentale».

L'anno scorso i 180 ricoveri per disintossicazioni ospedaliere nella clinica di Maia Alta, della durata media di 11 giorni, hanno sostanzialmente ricalcato le cifre del 2015. I residenti entro i confini del comprensorio sanitario di Merano sono stati 80, uno in meno quelli del comprensorio di Bolzano. Sul totale, 104 sono stati inviati dai Serd (il servizio sanitario per le dipendenze) o dagli ambulatori Hands; gli altri da medici di medicina generale. Vista da un altro lato, il 100% dei ricoveri di disintossicazione ospedaliera programmata da Serd e Hands avvengono al Sant'Anna; identico 100% per quanto concerne i ricoveri successivamente inviati dagli stessi alle strutture riabilitative (Bad Bachgart, comunità Hands e Sant'Isidoro, altre fuori provincia). Sulla base di questi dati, scrive il direttore sanitario della clinica, «risulta evidente che il trattamento di disintossicazione offerto dalla casa di cura Sant'Anna si configura come una prestazione “sovra-comprensoriale”, sia per quel che riguarda i servizi invianti, sia gli obiettivi riabilitativi successivi alla dimissione». Inoltre, «sulla base di uno studio interno il tasso di ricaduta osservato con necessità di ricovero presso la nostra struttura (ossia ricoveri ripetuti nello stesso anno) è pari all'8% e ha avuto luogo in prevalenza in pazienti affetti da patologie alcolcorrelate». Aggiunge Ghirardello che il Serd ha tenuto al Sant'Anna 136 visite psicologiche nei periodi di degenza. Da più parti, dunque, si rema per il proseguimento della collaborazione. Ipotizzando anche un ampliamento, «alla luce delle competenze assunte dal Serd in materia di tabagismo e gioco d'azzardo». Parola all'Azienda sanitaria. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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