La pandemia

Disdetta delle visite mediche, sospese le sanzioni da 35 euro 

Il direttore generale dell’Asl Florian Zerzer: «Stop alle multe fino a quando la situazione non sarà tornata alla normalità». Quando? «Difficile a dirsi, gli ospedali sono ancora sotto pressione, meglio non abbassare la guardia»


Maurizio Dallago


BOLZANO. Sospese tutte le sanzioni per la mancata disdetta di una visita specialistica presso le strutture dell’Asl o in quelle private accreditate e convenzionate. Allo stesso modo anche per chi ha prenotato una vaccinazione e poi non si è presentato. «Un effetto della pandemia», spiega il direttore generale dell’Azienda sanitaria altoatesina, Florian Zerzer. Il punto è che sempre più spesso, da quando è esploso il Covid, molti cittadini che si erano rivolti alle strutture dell’Asl si sono trovati quasi nell’impossibilità di disdire un appuntamento, perché colpiti dal virus: direttamente con il relativo isolamento o per vie traverse con la quarantena.

Una buona notizia per le migliaia di persone destinatarie dalla sanzione amministrativa pari a 35 euro, a cui aggiungere le spese postali per un totale di circa 50 euro per ogni singola mancata disdetta. «Una scelta che abbiamo fatto proprio in via eccezionale per il Covid», ancora Zerzer.

La norma sulle sanzioni ha una sua «ratio» che si era esplicitata nelle delibere della Provincia risalenti al 2018 e 2019. Spesso succede che le persone prenotano una visita medica oppure un’altra prestazione sanitaria e non si presentano, senza prima disdirla. Questo comportamento appesantisce il servizio sanitario e crea disagi per altri pazienti: disdire la prenotazione in tempo utile significa liberare il posto a favore di chi è in attesa e aiuta a migliorare l’efficienza della struttura sanitaria. Da qui la decisione di introdurre la sanzione.

Se la prestazione prenotata non viene usufruita e la disdetta non avviene entro le tempistiche previste, la sanzione amministrativa veniva di regola notificata entro il termine di 90 giorni per gli utenti residenti in Italia ed entro il termine di 360 giorni per gli utenti residenti all’estero, decorrenti dall’accertamento. La legge permetteva comunque di fare ricorso o di presentare delle giustificazioni che permettevano di evitare l’applicazione della sanzione per mancata o tardiva disdetta: impedimenti oggettivi, documentati e imprevedibili. Per avere un’idea del numero di sanzioni comminate in un anno in Alto Adige, bisogna fare riferimento ai dati del 2019, quando prima della pandemia, furono all’incirca 15 mila nell’arco dei dodici mesi, con una percentuale di ricorsi superiore al 10 per cento. Al riguardo l’attuale sospensione delle sanzioni amministrative è citata anche nella risposta dell’assessore provinciale alla sanità, Thomas Widmann, ad un’interrogazione del consigliere Alessandro Urzì (FdI) relativa alla sorveglianza epidemiologica in tempi di Covid.

La sospensione delle multe rimarrà in vigore fino a quando la pandemia non arretrerà e si potrà tornare alla normalità.

Quando? «Difficile da dirsi, anche se gli esperti affermano che i numeri si abbasseranno nell’arco di tre mesi», evidenzia Zerzer. «Certo cala l’incidenza del virus sulla popolazione, ma la pressione sugli ospedali è ancora alta - basta vedere i dati sui ricoveri - per cui è meglio non abbassare la guardia», chiude il direttore generale dell’Asl.













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