Droga in classe: i presidi chiamano la Finanza

Controlli in tre istituti superiori bolzanini. Nel mirino auto e scooter degli studenti


Susanna Petrone


BOLZANO. Quando gira così tanta droga tra i banchi di scuola, i presidi non hanno altra scelta: chiamano i militari della Guardia di finanza per fare dei controlli. E' successo in tre istituti bolzanini. I "baschi verdi" hanno effettuato le verifiche in questi giorni. Alcuni prof hanno notato la presenza di sostanze stupefacenti a scuola e allarmati si sono rivolti ai rispettivi presidi. Questi ultimi, dunque, alla fine non hanno potuto fare altro che avvisare la Guardia di finanza, per fermare il microspaccio nei rispettivi istituti scolastici, che si trovano tutti a Bolzano. Lo conferma il generale Francesco Attardi, comandante regionale dei "baschi verdi": «Non è la prima volta che veniamo avvisati dai vertici scolastici - precisa -. Si tratta di controlli che si aggiungono a verifiche cicliche, coordinate dalla questura. In quel caso, tutte le forze dell'ordine, a turno, effettuano dei controlli presso le scuole, per fermare lo spaccio o comunque l'uso di sostanze stupefacenti». Ma nei giorni scorsi, a dare il via ai controlli presso tre istituti bolzanini, non è stata la prevenzione. I militari della Finanza si sono presentati a sorpresa presso le uscite delle scuole, con tanto di unità cinofila. Dopodiché, sono stati controllati tutti i motorini e le macchine. Di solito, infatti, i ragazzini nascondono le bustine con la droga nei veicoli o persino nelle vicinanze dell'istituto, per paura di essere controllati da bidelli, professori o presidi. Per il momento non risulta che siano stati denunciati studenti. «L'importante non è il numero di ragazzini "pizzicati" con la dose di marijuana o hashish - prosegue il generale Attardi -. L'importante è essere presenti e spiegare ai più giovani i danni che l'uso di sostanze stupefacenti possono provocare. La prevenzione è essenziale. Il microspaccio esiste perché molti ragazzi non capiscono in che circolo vizioso stanno findendo. Effettueremo ulteriori controlli anche nelle prossime settimane, per essere certi che lo spaccio sparisca dai banchi di scuola. Chi verrà fermato con della droga, sa che ne dovrà rispondere penalmente». Non sarebbe la prima volta che sulla lista degli spacciatori finiscono studenti di istituti scolastici bolzanini. Solo pochi mesi fa, si è conclusa una maxi-indagine che ha portato all'arresto di giovani studenti, che per "arrotondare" si sono recati in Olanda per acquistare la droga all'ingrosso per poi rivenderla ai compagni di scuola. Non solo: in quel caso i giovani erano partiti dopo aver fatto una sorta di colletta per acquistare più droga possibile. Ma i ragazzi sono stati intercettati alla frontiera e poi arrestati. Poche settimane dopo, un'altra coppia di studenti è finita nella rete degli inquirenti per spaccio.

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