Durnwalder è già in ufficio: «Più forte di prima»

Dimesso ieri, il presidente va subito a Palazzo Widmann: «I medici mi hanno raccomandato di rallentare un po’ il ritmo»


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «Chi pensava che fosse arrivato il giorno dell’addio, si sbagliava di grosso: sto di nuovo bene e sono tornato in ufficio. Ho diverse pratiche da sbrigare e carte da controllare. Lunedì presiederò la giunta e alle 12.30 ci sarà la consueta conferenza stampa». La voce e la grinta sono quelle di sempre: il “vecchio leone” è tornato a ruggire.

A tre giorni dall’intervento di angioplastica seguito all’infarto acuto al miocardio che lo ha colpito verso le due di martedì mattina, il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder ieri pomeriggio era di nuovo nel suo ufficio di palazzo Widmann alle prese con la solita montagne di carte e le telefonate.

Del resto, l’aveva detto fin da subito che voleva tornare al più presto alla vita normale: ovvero al lavoro. Scalpitava ed è stato accontentato: difficile, se non impossibile, bloccare un tipo come lui abituato ad essere in ufficio dalle sei di mattina e ad avere un’agenda fitta di appuntamenti fino a notte fonda.

Alle 15 di ieri i medici del reparto di Cardiologia del San Maurizio hanno firmato le dimissioni, raccomandagli però di ridurre gli impegni, in particolare di tagliare il consueto appuntamento delle sei di mattina con i cittadini e gli incontri e le riunioni serali: per questo è stato annullato anche il tradizionale incontro di Natale con i giornalisti in programma martedì sera a Vilpiano, presso la scuola provinciale antincendii.

Alle 15.40 è stata diffusa una nota firmata dal direttore del comprensorio sanitario di Bolzano, Umberto Tait: «Durnwalder ha lasciato il reparto di cardiologia dopo essersi sottoposto agli esami di controllo e con la raccomandazione da parte dei medici di ridurre al minimo i suoi impegni per le prossime settimane».

Ad attenderlo, per accompagnarlo nell’abitazione di vicolo San Giovanni, dove aveva accusato il malore nella notte tra lunedì e martedì, Angelika, la compagna che gli è stata accanto in questi giorni.

Presidente come si sente?

«Di nuovo bene. I medici però mi hanno fatto promettere di ridurre un po’ il ritmo di lavoro».

Un po’ difficile per una persona come lei rispettare una raccomandazione di questo tipo.

«L’ho promesso e lo farò. Semplicemente invece di andare in quinta, come ho fatto finora, andrò in quarta. Ma la vita può essere bella comunque».

Di buono c’è che lei ha intuito subito quello che stava succedendo ed ha chiamato il 118.

«Avevo dolori fortissimi al petto, era impossibile non capire che era un infarto. E comunque, prima di chiamare il 118, ho telefonato al primario di Brunico e gli ho spiegato i sintomi. Lui mi ha detto di chiamare subito l’ambulanza. Con il senno di poi, posso dire di aver commesso solo un errore».

Quale?

«Mi sono messo il cappotto e sono sceso in strada ad aspettare l’ambulanza. Faceva molto freddo e stavo male. Poi è arrivata la Croce Rossa: ho ricevuto le prime cure e quando sono arrivato in ospedale era già tutto pronto per l’intervento. Devo dire che in Cardiologia c’è un team di medici e infermieri ottimo».

Se poi il paziente si chiama Durnwalder è tutto più facile.

«Non credo di aver ricevuto un trattamento speciale e mi auguro che sia così».

Mai avuto paura in quei momenti?

«Sinceramente no. Sono cose che possono capitare, ma ci sono anche i rimedi per uscirne».

Difficile per un medico avere un paziente come lei che morde il freno in continuazione.

«Non ci crederà, ma ho ubbidito. Ho fatto tutto quello che mi hanno detto i medici. Ma adesso avevo voglia di tornare a casa e quindi al lavoro».

Ha avuto tantissime dimostrazioni di affetto in questi giorni.

«È stata una cosa fantastica. Italiani e tedeschi, tutta la popolazione, mi è stata vicina. Sinceramente non mi aspettavo tutto questo. Ad un certo punto i medici hanno dovuto bloccare le visite, perché c’erano centinaia di persone che volevano venirmi a trovare».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità