Edilizia, attività crollata del 20%

La Cassa Edile: 12 milioni di ore lavorate, nel 2007 erano 15 milioni


Alan Conti


BOLZANO. Un calo del 2% degli iscritti alla Cassa Edile e una contrazione del 2,5% delle ore di lavoro per una crisi che in tre anni ha fatto perdere ai cantieri altoatesini qualcosa come 3 milioni di ore di attività. Sono numeri pesanti quelli snocciolati ieri alla conferenza stampa programmatica del Comitato Paritetico Edile che si è tenuta al Safety Park di Vadena. «I numeri parlano chiaro - è intervenuto il direttore della Cassa Edile Raimund Fill senza troppi giri di parole - e raccontano di un settore in piena crisi che ancora non coglie, perlomeno a livello statistico, segnali di ripresa. I nostri iscritti sono calati circa del 2%, mentre diminuiscono le ore lavorative con un pesante -2,5%. Se pensiamo che nel 2007, un periodo di attività ordinaria ancora lontano dagli effetti della crisi, in Alto Adige raggiungevamo un monte ore di 15 milioni ci rendiamo conto delle difficoltà. Oggi, infatti, il totale si ferma a circa 12 milioni con una differenza importante di 3 milioni di ore».

Se i numeri non danno scampo, però, qualche speranza in più prova ad accenderla proprio il Comitato Paritetico Edile che nel 2011 ha organizzato 124 corsi per 1542 partecipanti e un totale di 17.403 ore di lezione. La formazione, dunque, come contromossa. «Questa è la strada per mantenere una maggiore competitività - spiega il presidente Cpe Claudio Corrarati - e permettere alle nostre aziende di proporsi come player da tenere in considerazione. Il tunnel del Brennero e il boom della green economy, per esempio, sono opportunità che dovremo essere in grado di cogliere, ma solo presentando una maestranza di livello possiamo nutrire buone speranze di coinvolgimento».

D'accordo, ma come si fa staccare dai corsi di aggiornamento quella scomoda etichetta di noiosa pendenza burocratica che spesso si portano addosso? «Insistendo più sulla pratica e sul lavoro in cantiere. In sinergia con il Safety Park possiamo utilizzare le loro strutture per insegnare ai lavoratori come si manovra una gru, un escavatore o carrello elevatore. Nella realtà, infatti, non si troveranno di fronte comode diapositive mentre sono seduti su una sedia, ma dovranno affrontare buche, terra, superfici sconnesse e altre difficoltà concrete. Affrontarle davvero nel periodo di formazione diventa ideale».

Nel 2011 ben 1800 ore di lezione del Comitato che riunisce sindacati, Cna e Costruttori sono state dedicate alla gru e 1408 alle macchine movimento terra. Ampia anche la fetta relativa alla sicurezza: «Abbiamo tenuto 3.852 lezioni di corso base, 1583 per addetti al pronto soccorso e 896 per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza», spiega Corrarati. Occhio attento, infine, anche sui giovani come sottolinea il vicepresidente del comitato partitetico, Stefano Parricchini: «Abbiamo stretto una collaborazione con le scuole professionali di Brunico e Silandro per avviare insieme a loro corsi da ponteggiatori per i ragazzi dell'ultimo anno. In questo modo potranno proporsi sul mercato del lavoro già con una qualifica importante».

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