Egna si affida a Equitalia per 325 bollette non pagate

Il sindaco Pichler: «C’è chi proprio non ce la fa e chi invece la tira per le lunghe» La riscossione coattiva riguarda sia le tariffe dell’acqua che quelle dei rifiuti


di Massimiliano Bona


EGNA. Non potendo più farlo con le sanzioni del radar - che il Commissario del Governo ha dichiarato illegittimo, tanto sulla Statale quanto in via Cavalese - il Comune di Egna ha deciso di fare cassa con le tariffe arretrate dello smaltimento rifiuti, delle acque reflue e dell'acqua potabile. La giunta, nell'ultima seduta, ha deciso infatti di procedere alla riscossione coattiva di ben 325 posizioni che figurano alla voce insoluti.

«Ho dato un’occhiata all’elenco - spiega il sindaco Pichler - e ho notato che ci sono famiglie che proprio non ce la fanno, contribuenti che la tirano per le lunghe o si dimenticano». In totale sarà possibile recuperare poco meno di 50 mila euro ma a far pensare è che ci siano così tanti residenti che non riescono a permettersi, complice probabilmente la crisi, di saldare nemmeno i bollettini dell'acqua potabile.

Leggendo nel dettaglio la delibera approvata all'unanimità dall'esecutivo presieduto da Horst Pichler si evince che ci sono 153 posizioni "pendenti" per quanto attiene lo smaltimento dei rifiuti per l'anno 2011 e 172 posizioni pendenti per quanto riguarda acqua potabile e acque reflue. «Riteniamo doverso - si legge nella delibera - introitare le tariffe mediante riscossione coattiva che dal 2002 è stata affidata Alto Adige riscossioni spa, oggi Equitalia Nord Spa». Onestamente è difficile che si tratti di semplici dimenticanze, anche perchè il Comune di Egna prima di procedere alla riscossione coattiva invia solitamente due o tre solleciti. Gli interessati che saranno chiamati in causa, se ritengono di aver pagato e dispongono della relativa quietanza, hanno 60 giorni dall'8 maggio scorso per presentare ricorso alla giunta.©RIPRODUZIONE RISERVATA













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