«Espansione edilizia, è giunto il momento di ridurre la crescita»

Il sindaco di Lana: siamo arrivati a quota 12 mila residenti e così abbiamo bloccato altre nuove zone residenziali


di Ezio Danieli


LANA. Continua il boom demografico del Comune di Lana: di recente è venuto alla luce il residente numero 12 mila festeggiato anche dal sindaco intervenuto per congratularsi con i genitori del neonato. Prima dell'apertura della superstrada Mebo i residenti erano poco più di 9.500. Una crescita continua, sistematica. Sono tantissimi i giovani: oltre 2.000 abitanti hanno meno di vent'anni. E sono "giovani" anche le nuove famiglie. «Se i nuovi residenti arrivati sono molti è un segno - dice il sindaco Harald Stauder - che qui si vive bene».

Ma adesso la cittadina non intende crescere oltre. Prova ne sia che la giunta comunale, modificando il Puc, ha ridotto le zone di espansione. «Via Dogana e via Bolzano - è sempre il sindaco che parla - si sono trasformate con i nuovi insediamenti. Le nuove case sono troppe: è il momento di porre un freno all'espansione edilizia». Il boom residenziale è iniziato con la percorribilità della MeBo. Come è accaduto in tutta la valle dell'Adige, a Postal, Gargazzone e soprattutto a Terlano. Poi, un contributo determinante è arrivato dalle zone produttive. A Lana sono arrivati soprattutto dalla val d'Ultimo e dall'alta Valle di Non: e questo "migrare", per esigenze di lavoro, ha portato a conseguenze negative nelle due vallate dove è iniziato lo spopolamento.

Lana invece è cresciuta. «Fortunatamente la nostra cittadina era pronta - dice il sindaco Stauder - e di particolari problemi non ne ha mai avuti. Non è diventata come quei centri dove i nuovi residenti fanno fatica a integrarsi. Le associazioni - sono più di 120 quelle presenti ed operative nella cittadina - hanno iniziato da subito un lavoro di integrazione che punta soprattutto ai bambini». Lana, anche per quanto riguarda i servizi pubblici, è in sintonia con le esigenze. Nelle varie scuole c'è spazio per tutti. È aperto e funzionale il nuovo distretto socio-sanitario, le banche sono cresciute in sintonia con l'aumento degli abitanti, le zone industriale ed artigianale funzionano.

Tutto bene? «Ma sì, da noi si vive in maniera decorosa - continua il sindaco - ma non vogliamo crescere ulteriormente. Nella revisione del Puc abbiamo bloccato le zone residenziali. In via Dogana e in via Bolzano, tanto per fare due esempi soltanto, le case sono già troppe Nei prossimi anni cercheremo di sfruttare alcune piccole zone di espansione per soddisfare le richieste di ulteriori insediamenti. Ma non vogliamo esagerare". Intanto però si allunga il numero delle richieste per entrare nella graduatoria dell'Ipes e avere un alloggio. «Sono situazioni quasi fisiologiche - dice ancora il sindaco - di chi vuole avere una casa più confortevole. Penso in particolare ai giovani che cercano una sistemazione definitiva per potersi sposare e mettere su famiglia: è un segnale che merita attenzione».

Ma anche a Lana i problemi non mancano. Il traffico innanzi tutto. Ma le possibilità di intervento sono limitate. La cittadina è attraversata dai mezzi diretti e provenienti dalla val d'Ultimo e dall'alta val di Non. In più il via vai verso Bolzano e Merano e il traffico interno. "Come giunta comunale - conclude Stauder - ci siamo impegnati, e continuiamo a farlo, per ridurre il traffico urbano. Di più non è possibile fare. Si pensi che sul ponte del Valsura transitano oltre 10 mila veicoli al giorno». Un'apposita commissione sta studiano le soluzioni possibili.













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