Esposto penale per i manifesti su Kerschbaumer 

Bolzano. Alessandro Urzì, consigliere provinciale e regionale di Fratelli d’Italia, lo aveva annunciato già nei giorni scorsi ed è stato di parola. Ieri ha infatti depositato un esposto alla procura...



Bolzano. Alessandro Urzì, consigliere provinciale e regionale di Fratelli d’Italia, lo aveva annunciato già nei giorni scorsi ed è stato di parola. Ieri ha infatti depositato un esposto alla procura della Repubblica per i manifesti che celebrano gli anni delle bombe in Alto Adige e la figura di Sepp Kerschbaumer, morto in carcere a Verona il 7 dicembre 1964 per un infarto dopo essere stato condannato ad una lunga detenzione per la partecipazione alla cosiddetta «Notte dei fuochi» . I manifesti sulla figura di Kerschbaumer (definito “indimenticato”) sono stati affissi nei giorni scorsi in tutto l’Alto Adige ed anche in Trentino. Ieri in occasione del deposito dell’esposto penale in Procura , il consigliere Alessandro Urzì ha ricordato che pende in Parlamento una richiesta di intervento al Ministro degli Interni presentata dall’onorevole Lollobrigida. Non solo. Il consigliere Urzì contesta anche i finanziamenti pubblici di cui godono i promotori di iniziative di questo tipo. Il dito dell’accusa del consigliere è puntato contro la federazione degli Schützen e ai finanziamenti ogni anno elargiti dalla Provincia autonoma di Bolzano. A seguito dell’interrogazione dell’onorevole Lollobrigida ora se ne occuperà anche il Ministro Lamorgese. Secondo il parlamentare, infatti, pende sugli Schützen un sospetto di incostituzionalità «per la sua struttura aggravata da chiara attività a sostegno ideale di una stagione di terrorismo che fece contare oltre una ventina di morti, anche a Trento. Non è più tollerabile. In Provincia di Bolzano è stata già presentata una richiesta ufficiale per chiedere l’immediata sospensione di ogni contributo pubblico a questa organizzazione che si colloca in un’area grigia fra secessionismo e apologia di reato“. E ancora: “Mentre in tutta Italia - scrive l’onorevole Lollobrigida - si è esultato per la riconsegna alle patrie galere di Cesare Battisti (dei comunisti combattenti) in Trentino Alto Adige si svolgono invece campagne inneggianti a protagonisti della violenza omicida.

Lo ripetiamo: anche la notte dei fuochi ebbe il suo morto e tanti ne seguirono negli anni successivi. Inutile fare le verginelle: anche le migliori cause non possono mai tollerare soprattutto in democrazia il ricorso all’uso delle armi fuori dalla legge“.













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