Europei, vinca il migliore «Basta che non sia l’Italia»
Ennesima provocazione dei secessionisti con un adesivo contro gli Azzurri L’Heimatbund: «Ci auguriamo che la squadra di Conte torni a casa subito»
BOLZANO. «Che vinca il migliore, basta che non sia l’Italia». C’è scritto proprio così su quegli adesivi azzurri. Sopra compare la Tour Eiffel, il simbolo dell’orgoglio nazionale francese, che con un calcio spedisce lo Stivale fuori dal torneo di calcio europeo. Signori si nasce ed evidentemente non tutti ci nascono. E non è nemmeno detto che lo spirito sportivo alberghi proprio in tutti gli animi. Per i secessionisti sudtirolesi dell’Heimatbund, per esempio, ogni occasione è buona per scaldare colla e ribadire che il Tirolo meridionale non è Italia. Stavolta però, al di là di ogni qualunque credo politico, hanno partorito un’idea che non si può definire altrimenti: un’offesa allo spirito sportivo in senso universale. Si tifa per i propri, si gioisce se gli altri perdono e noi si vince. Non si tifa contro, mai. È un dato di fatto universale, riconosciuto anche da chi tifoso non è.
Quella della SH è un’offensiva tramite adesivi, presentata con enfasi sul sito internet della Lega patria dell’Alto Adige. «Molti in riva all’Adige e all’Isarco si augurano che da Parigi l’Italia torni a casa subito», commenta il presidente Roland Lang, che se la prende per l’ennesima volta con Carolina Kostner, rea di essersi fatta un selfie con il tricolore. A tutti gli stessi diritti! rivendica.
E poi, sostiene, nei confronti dei sudtirolesi ci vorrebbe maggiore rispetto: basta con questi festeggiamenti col tricolore davanti al monumento alla vittoria, basta ai cortei che non rispettano il codice della strada...
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