Ex Telecom, via libera al nuovo hotel da 100 stanze

Bolzano. Dalle 80 alle 100 stanze. Per un hotel, anzi uno “smart hotel”, che sorgerà su una porzione, quella più a sudest, verso via Siemens, dell'ex Telecom a fianco di ponte Resia. «Il committente...



Bolzano. Dalle 80 alle 100 stanze. Per un hotel, anzi uno “smart hotel”, che sorgerà su una porzione, quella più a sudest, verso via Siemens, dell'ex Telecom a fianco di ponte Resia. «Il committente lo vuole agile, flessibile e adatto a chi si muove per lavoro» anticipa Andrea Saccani che, con Fabio Rossa, costituiscono lo studio di architettura Area 17 cui la società Demeter ha affidato il progetto.

Il via libera “politico” è stato dato ieri in giunta, con l'approvazione della delibera per il piano di attuazione del quadrante. Ora l'iter tecnico prevede il progetto esecutivo e poi l'attuazione. Il piano dischiude due scenari complementari. Quello più particolare riguarda l'avvio di una riconversione più volte immaginata per un'area che, dopo il disimpegno Telecom, era rimasta in attesa di un futuro possibile ma fino a ieri a rischio degrado. L'altro scenario è più generale. Con questa accelerazione in Comune, è la Zona a confermare di essere in grado di disegnarsi una nuova identità accanto a quella classica delle grandi industrie e a quella più recente legata al terziario e all'innovazione tecnologica, tra Noi e Unibz: quella, appunto, ricettiva. I due aspetti sono strettamente collegati. Passata dall'essere luogo di lavoro soprattutto operaio a vedere affluire le nuove professioni, vari gruppi imprenditoriali avevano colto negli scorsi questo potenziale inedito a Bolzano sud, proprio legato agli insediamenti del parco tecnologico, della prossima facoltà di Ingegneria, alle tante start up che hanno preso a lavorarci. Prima lo Sheraton, poi la realizzazione Hafner in via Siemens e altre in arrivo. Ora l'area ex Telecom. Da anni nel mirino di una famiglia di imprenditori trentini, era stata fatto oggetto di uno studio di fattibilità per un hotel. Che, per l'appunto, era stato subito pensato per servire questa nuova clientela molto agile, bisognosa per lo più di soggiorni brevi, legati al lavoro delle aziende vicine. Da ieri, l'approvazione della delibera rende possibile l'avvio dell'iter esecutivo. Lo smart hotel, come detto, non riguarderà tutto il corpo esistente dell'edificio ex Telecom, ma la sua porzione più verso via Siemens. «L'albergo sarà intorno ai 22mila metri» anticipa l'architetto Saccani. La stessa delibera municipale ha a sua volta diviso l'area in più lotti, che riguardano, appunto le due costruzioni già esistenti e anche le altre aree per un potenziale di intervento di circa 98mila metri cubi. Si tratta di una zona per insediamenti produttivi cui è stato concesso di aprirsi anche a un settore ricettivo. Dei quattro lotti, in conclusione, solo uno , sempre legato ad un edificio preesistente, sarà fatto oggetto di questo intervento già progettato. La giunta comunale ha a sua volta sfruttato, per consentirne la riqualificazione, proprio l'elemento della preesistenza nell'area in questione e a sua volta i proprietari hanno incaricato lo studio Area 17 di predisporre un intervento che miri alla riconversione estetica e funzionale ma che potrà agire in profondità. Trasformando alla radice l'edificio. La Zona sarà così in grado di arricchirsi di una nuova struttura ricettiva, vicino agli snodi di ingresso alla città e anche al casello autostradale. Ed è probabile che i suoi tempi di cantiere coincidano con quelli previsti per la costruzione, lì a due passi, della nuova facoltà di Ingegneria. La quale, nel lato del Noi proprio verso via Volta, si prepara ad ospitare nei prossimi anni almeno 400 studenti e docenti. P.CA.

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