Falso allarme e falso nome: nei guai un vigile del fuoco
Al telefono, spacciandosi per il comandante di Campo Tures, chiedeva soccorsi L’incidente era inventato e l’autore è stato ben presto individuato dai carabinieri
CAMPO TURES. Poco prima dell’una e tre quarti dell’altra mattina, una chiamata al 118 ha messo in allarme sia i vigili del fuoco di Campo Tures, Acereto e Molini di Tures come pure diverse ambulanze della Croce bianca nonchè il medico d’emergenza disponibile all’ospedale di Brunico e i carabinieri di Campo Tures. All’operatore del 118 un uomo, spacciandosi per il comandante dei pompieri di Campo Tures, di cui ha fornito nome e cognome, ha raccontato di un incidente stradale con un’auto uscita di strada sulla ripida provinciale che da Acereto porta a Campo Tures. Conoscendo i burroni che costeggiano quella provinciale, per cui un’uscita di strada potrebbe anche avere conseguenze mortali, i soccorritori sono partiti in forze nell’angoscia di riuscire ad arrivare in tempo per portare aiuto. L’ansia è durata diversi minuti, il tempo di percorrere in entrambi i sensi la provinciale e spingersi in un sopralluogo anche sul tratto che va verso Riva di Tures, prima di rendersi conto che si era trattato di un falso allarme. All’emergenza ha partecipato naturalmente anche il comandante dei vigili del fuoco di Campo Tures, che è però letteralmente caduto dalle nuvole quando ha saputo che, secondo il 118, sarebbe stato egli stesso a lanciare l’allarme. Verificato in pochi attimi che la telefonata non era partita da lui e da nessun altro in buona fede, si è trattato di individuare l’autore del deprecabile gesto che configura anche il reato di procurato allarme. L’incarico è stato affidato ai carabinieri di Campo Tures che, svolte le dovute indagini e con l’aiuto di mezzi tecnici, fra cui le registrazioni delle telefonate che giungono alla centrale del 118 e che rendono disponibili una serie di dati, non hanno perso tempo per individuare il presunto responsabile dei fatti. Sarebbe C.M., 33enne di Campo Tures che fa anche parte del corpo dei pompieri volontari e che in quella notte avrebbe pure partecipato alle ricerche.Ora C.M. dovrà rispondere alla Magistratura, prima ancora che ai suoi colleghi, del reato commesso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA