Farmacie, l’orario no-stop fa discutere

Cambiano le abitudini dopo la scelta radicale della Madonna. I colleghi del Centro: «È un costo che rischia di non ripagarsi»


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Le liberalizzazioni del governo Monti, ci piaccia o no, smuovono mondi che parevano immobili.

Maximin Liebl, titolare della farmacia “Madonna” di via Portici 17 e presidente dell'Ordine dei farmacisti della provincia di Bolzano, ha colto al volo l’occasione. «Da alcuni giorni apriamo ininterrottamente dalle 8.30 alle 19. Il sabato iniziamo alle 8.30 e andiamo avanti fino alle 18.30. In tutto il Centro ci sono 6 farmacie rispetto alle 19 che operano al di là di Ponte Talvera. E soltanto una - comunale - adotta l'orario continuato». Come mai questa scelta? «La liberalizzazione ci offre questa opportunità che cogliamo ben volentieri anche per andare incontro alle esigenze dei residenti, dei molti turisti e di chi esce dall’ufficio durante la pausa pranzo». Una questione che - almeno in Centro - è destinata ad aprire un dibattito tra addetti ai lavori.

Luca Collareta, segretario di Federfarma, dice che le liberalizzazioni costringono tutti ad un cambio di prospettiva.

Secondo lei in Centro c’era questa esigenza? «No anche perchè esistono già le farmacie di turno che forniscono un servizio congruo. Anzi... credo che adesso occorrerà capire se - con la “Madonna” ad orario continuato - servono ugualmente le farmacie d’appoggio. Riconosco comunque che si tratta di un’opportunità per il cittadino e per le farmacie che lavorano nelle zone ad alto passaggio».

Peter Von Aufschnaiter, della “Sant’Anna” di via della Mostra, si dice sorpreso dalla decisione di Liebl. «Ce l’ha comunicato una settimana fa, alla fine di una riunione dell’Ordine, mentre eravamo sulla porta per andare via. Cosa volete che vi dica... purtroppo le liberalizzazioni fanno anche questo». Voi come vi comporterete? «Apriremo con orario continuato solo a dicembre anche per andare i incontro ai turisti del Mercatino e rispondere a Libl. Poi torneremo a regime. Voglio ricordare che apriamo anche il sabato pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30». Come mai “continuato” solo a dicembre? «Perchè per poter offrire questo orario devo avere ogni giorno un farmacista dietro il banco». Per Paolo Bertolini dell’”Aquila Nera” via Portici 46, Liebl non ha inventato niente. «Da due anni apro ad orario continuato di solito il lunedì, il mercoledì ed il venerdì. Una scelta non istituzionalizzata. Decidiamo a seconda delle giornate. Non è un obbligo». Adesso avete intenzione di aprire no-stop? «No non lo vogliamo fare. Credo che continueremo così».

Claudia Guarda - nipote di farmacisti, figlia di farmacisti, specializzata in fitoterapia e omeopatia, titolare della prima parafarmacia aperta una manciata di giorni fa sotto Galleria Europa (prima esisteva solo un corner parafarmaceutico all’interno del “Poli” di via Galvani) - ha deciso di sposare da subito l’orario continuato 9 - 19. Come mai questa scelta? «Perchè chi esce dall’ufficio deve poter trovare aperto anche un’attività come la nostra. E poi siamo appena arrivati, i cittadini devono prendere dimestichezza con un servizio che conoscono poco e credo che questa sia la scelta giusta. Vi dirò anche che se le cose andranno bene - come sembra dai primi giorni - ho intenzione di assumere una farmacista così ci divideremo l’orario. Lei dalle 9 alle 14 ed io dalle 14 alle 19 o viceversa».













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