Favogna, nel weekend suoneranno i telefonini

I residenti beneficeranno per la prima volta del ripetitore Ras costato 1 milione Ci sono stati problemi di installazione dei contatori dell’energia da parte della Sel


di Bruno Tonidandel


FAVOGNA. Doveva entrare in funzione a metà gennaio e siamo a inizio febbraio ma all’altopiano di Favogna i cellulari sono ancora muti e l’internet è scollegato. I tanto attesi effetti del grande ripetitore alto 42 metri e mezzo realizzato poco tempo fa nel bosco di Favogna di Sopra per servire soprattutto gli utenti di Favogna di Sotto, frazione di Magré, non si sono ancora fatti sentire. Tutta colpa – dicono sull’altopiano – della Sel, mentre la Ras ha costruito l’antenna, costata la bellezza di un milione di euro, senza problemi di sorta. Tutto è stato fatto alle svelta e alla perfezione; solo che sono subentrati dei ritardi (da parte di Sel) nell’installazione dei contatori per l’energia elettrica.

La Ras però ci ha annunciato tramite Daniel Largher, direttore dei lavori del cantiere a Favogna, che entro la fine di questa settimana le apparecchiature saranno installate e di conseguenza entro metà febbraio i telefonini squilleranno a ripetizione e i possessori di internet potranno sfogare le loro curiosità navigando in tutto il mondo.

Anche perché al nuovo ripetitore di Favogna si sono allacciati tutti i gestori di telefonia mobile esistenti in Italia, e cioè Tim, Wind, Vodafon e 3. Del ritardo nell’entrata in funzione dell’antenna ne ha parlato anche il capofrazione dell’altopiano, Peter Amegg che, come giorni or sono aveva lodato ampiamente i tecnici per il lavoro compiuto a tempo di record e a regola d’arte, rispettando anche l’ambiente, l’altro giorno non riusciva a capacitarsi del ritardo.

Anche perché molti utenti di Favogna di Sotto possiedono già in casa computer e collegamento Internet e in tasca il cellulare, fino ad ora inservibili per mancanza di collegamento.

Ma, lo ripetiamo, gli abitanti dell’altopiano devono portare ancora qualche giorno di pazienza.

Il grande ripetitore di Favogna era stato sollecitato dal sindaco in persona di Magré, la signora Theresia Degasperi Gozzi, per togliere dall’isolamento la settantina di abitanti dell’altopiano.

Vi erano stati dei ritardi causati dal reperimento dei finanziamenti, ma poi nel mese di agosto dello scorso anno i lavori sono partiti e in soli pochi mesi l’antenna è stata eretta in una posizione un po’ distaccata dal luogo dove originariamente la si voleva, anche su sollecitazione degli ambientalisti della zona.

Per Natale i lavori si erano conclusi; rimaneva ancora l’allacciamento all’energia elettrica. Ma anche per questo lavoro dovrebbe essere questione di giorni. A Favogna i residenti hanno già iniziato il conto alla rovescia.

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