Fermata la baby-gang Segnalati 15 ragazzini

Hanno tra gli 11 e i 16 anni, molti sono immigrati di seconda generazione L’ultimo episodio in via Cagliari dove sono stati espulsi dal centro giovanile


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Sui muri della città si firmano semplicemente «Baby-gang Vintola», hanno tra gli 11 e i 16 anni (tra loro ci sono anche diverse ragazzine) e sono stati denunciati più volte per furto, danneggiamenti, schiamazzi e minacce. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’ennesima violenta lite davanti al centro giovanile Charlie Brown, in via Cagliari, che una decina di giorni fa li ha espulsi per il loro comportamento intollerabile che da metà gennaio ha esasperato anche i residenti del rione.

Sono intervenute due volanti della polizia, che hanno identificato tutti i ragazzini - una quindicina in tutto - e inoltrato gli atti anche alla Procura dei minori, che li sta seguendo da tempo.

L’ultimo episodio. L’altra sera in via Cagliari, come ha segnalato l’associazione «Sicurezza e legalità Alto Adige», ci sarebbe stato anche un pestaggio in piena regola ai danni di un ragazzino che forse non era gradito al «branco». I residenti si sono tranquillizzati solo quando sono arrivate le due volanti. «All’esterno del centro giovanile - spiegano i testimoni - c’erano almeno venti persone e alcuni di questi ragazzini al termine della rissa si sono allontanati urlando ogni genere di insulti agli stessi poliziotti. Avevano un tono di sfida. Gli inquilini sono stufi dei continui schiamazzi, ma anche dei danneggiamenti e dei litigi ormai quotidiani».

Il Centro giovanile li espelle e poi chiude. Nel quartiere il clima si è fatto talmente pesante che il centro giovanile «Charlie Brown», gestito dall’associazione «La Strada», è stato costretto a chiudere proprio per le continue scorribande della baby-gang. Eloquente il cartello esposto lunedì dagli animatori. «A causa dei continui disordini provocati da ragazzi non appartenenti al Centro giovani (erano già stati espulsi ndr) l’associazione ha deciso di chiudere il Charlie Brown fino a data da destinarsi. Questo vuole essere un segnale forte alla cittadinanza. Il Centro giovani si dissocia dalle azioni di coloro che non vogliono rispettare le regole basilari per vivere all’interno di una comunità fatta di bravi cittadini. Ci dispiace per i ragazzi che amano il Charlie, ma speriamo di poter tornare a lavorare presto anche con loro».

I protagonisti non l’hanno presa bene e hanno minacciato gli stessi educatori: «Non potete lasciarci fuori solo perché rubiamo nei supermercati». Diversi, come noto, i furti messi a segno all’Aspiag (dove è stata sottratta merce per 250-300 alla volta in diversi punti vendita) ma anche al Poli. Il personale è stato minacciato («se non mi fai passare con le borse di spesa ti spacco la faccia») o centrato da sputi senza poter reagire in alcun modo.

Gli educatori del «Charlie Brown» sono in contatto con i vigili urbani e la polizia dalla metà di gennaio e – dopo l’espulsione – schiamazzi e liti sono diventate più frequenti. La stessa banda è stata cacciata da altri centri giovanili cittadini, tanto da attirare l’attenzione della stessa Procura dei minori.

L’identikit dei ragazzini terribili. «Tenga presente», spiegano gli inquirenti, «che il più giovane ha solo undici anni mentre il più vecchio ne ha sedici. Tra loro ci sono anche ragazzine, che per spavalderia, aggressività e spirito di emulazione non hanno davvero nulla da invidiare ai colleghi maschi».

Trattandosi di minorenni la loro identità è rigorosamente coperta ma da quanto è stato possibile scoprire - anche grazie alle testimonianze dei residenti - si tratterebbe in gran parte di immigrati di seconda generazione, di alcuni nomadi e di qualche cittadino italiano cresciuto nelle zone periferiche della città. I furti si sono registrati peraltro anche in centro, da via Bottai a via Museo, il che spiega anche il nome che si è data la stessa banda: «Baby gang Vintola».

La rabbia dei residenti. Nella zona di via Cagliari gli inquilini sono stufi e impauriti, come si evince anche dai commenti alla notizia relativa all’ultimo controllo della polizia davanti al centro giovanile. «Sono tutti ex frequentatori, allontanati dal Centro e più volte segnalati. Si chiamano babygang Vintola - spiega M.P. - Bociazzi da prendere a schiaffoni. Ma non si può andare avanti così». Una giovane mamma di madrelingua tedesca è ancora più esplicita: «Io vivo a due passi dal centro giovanile e fa schifo passarci davanti. Ma lo faccio a testa alta visto che è casa mia e loro sono ospiti».

Polizia mobilitata. La squadra volante e la squadra mobile hanno fornito un elenco completo della baby-gang alla Procura dei minori, che ora sta valutando come comportarsi, a seconda dei casi. Ora, se non altro, i ragazzini terribili hanno un nome e un cognome.

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