Filmava i bimbi al Lido, docente a processo

Al professore universitario austriaco contestate le molestie: riprendeva di nascosto


Mario Bertoldi


BOLZANO. Il docente universitario austriaco posto in stato di fermo per un giorno, nel maggio scorso, dopo essere stato scoperto all'azione all'internmo del lido di Bolzano con una telecamera nascosta in un asciugamano, è stato rinviato a giudizio con citazione diretta. L'imputazione è però stata derubricata. in un primo tempo si era proceduto nei suoi confronti sulla base delle disposizioni di legge in materia di pedopornografia ma l'analisi dettagliata delle immagini girate all'interno del lido di Bolzanom, all'insaputa ovviamente dei bagnanti, ha imposto un cambio di rotta giudiziario.

E' vero che il professore (che ha 52 anni) si dilettava a fotografare in primo piano bambini e ragazzini in costuma da bagno, ma è anche vero - è stato argomentato in Procura della Repubblica - che sarebbe stato difficile dare una connotazione pedopornografica alle numerose immagini poste sotto sequestro. In altre parole si tratta di immagini che permettono di individuare una personalità disturbata dell'indagato, che dimostra una certa morbosità nel cercare all'interno dello stabilimento balneare, bambini o ragazzini in costume da bagno. Non si tratta però, a parere della Procura, di immagini osè e dunque pedopornografiche.

«Siamo al limite» spiegato il pubblico ministero Luisa Mosna che ha condotto l'inchiesta. Il capo d'imputazione è stato dunque derubricato in «molestie o disturbo delle persone». Poca cosa, sotto il profilo prettamente giudiziario, rispetto all'ipotesi del reato di carattere sessuale. Per molestie (una contravvenzione) il professore austriaco (che sarà processato nei prossimi giorni) rischia sino a 6 mesi di arresto e una ammenda sino a 512 euro. Il docente universitario, specializzato in pedagogia, resta però sotto procedimento anche in Austria in quanto su segnalazioni delle autorità italiane all'uomo vennero sequestrati (con il consenso dello stesso indagato) il computer ed alcune macchine fotografiche che aveva in casa, compresi gli archivi contenenti migliaia di immagini.

A dare l'allarme al lido di Bolzano era stato il personale di sorveglianza che fece intervenire in pochi minuti una pattuglia della polizia. Il pedagogo austriaco, che ha sempre negato addebiti pedofili, trascorse una notte nel carcere di Bolzano.

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