Finisce la scuola Esami per 2.300 

Per la prima volta alle medie niente commissari esterni Ultimo anno per la “vecchia” versione della maturità


di Davide Pasquali


BOLZANO. Per chiamarli all’antica, si avvicinano a grandi passi gli esami di terza media e la maturità. Questa settimana finisce l’anno scolastico. Sabato, 16 giugno, via all’esame finale per le scuole secondarie di primo grado che finirà entro il 30. Per l’esame di stato delle secondarie di secondo grado si dovrà attendere il 20 giugno, mercoledì. Novità e non da poco sono in arrivo per i quattordicenni, ultima volta invece per l’esame classico sostenuto dai maggiorenni. Il tutto in attesa che da Roma arrivino indicazioni su come ci si dovrà regolare il prossimo anno scolastico sul tema vaccini, nel 2017/2018 patata bollente per l’intendenza scolastica e non solo.

A tracciare un primo bilancio sull’anno scolastico ormai agli sgoccioli è l’intendente scolastica in lingua italiana Nicoletta Minnei: «A parte il tema vaccini, l’anno scolastico è filato via piuttosto liscio. Facendo i debiti scongiuri per gli ultimi giorni e gli esami ora al via, tutto regolare, tutto positivo».

Sul tema vaccini, visto il nuovo governo insediatosi a Roma, potrebbero arrivare novità riguardo al possibile ritiro o ridimensionamento dell’obbligo vaccinale, come ventilato dalla quota pentastellata dell’esecutivo nazionale. «Ma per ora ci atteniamo alle indicazioni ricevute nei mesi scorsi». Motivo per cui, l’anno prossimo tutti dovranno essere in regola.

Per quanto riguarda invece i prossimi giorni, la sovrintendente Minnei precisa. «Abbiamo un nuovo esame di terza media. La prova Invalsi è diventata requisito di accesso. Si è tenuta ad aprile. Per la prima volta ha avuto luogo con l’ausilio del pc. Inoltre, si sono sondate le conoscenze non solo di matematica e italiano ma pure quelle di inglese». Altra novità di quest’anno, l’assenza in commissione di membri esterni alla scuola. «Fino all’anno scorso il presidente di commissione era un membro esterno, da quest’anno il presidente di commissione sarà il dirigente scolastico dell’istituto in cui si tengono gli esami». Insomma, un esame più friendly, con meno incognite. E questo anche o forse soprattutto per un altro motivo: se in passato le sette prove in cui si suddivideva l’esame (prove Invalsi, scritti e orale) contavano rispettivamente per un settimo ciascuna sulla valutazione finale, ora a contare molto sarà la valutazione complessiva dello studente nei tre anni di percorso formativo. L’esito dell’esame peserà per il 50%, l’altra metà della valutazione riguarderà gli anni passati. Insomma, se l’alunno si agita e all’esame non rende, se ha sempre studiato avrà una bella àncora di salvezza.

Una prova di inglese, stavolta cartacea, quest’anno è stata portata avanti anche alle elementari. Alle superiori invece niente novità. «Le attendiamo il prossimo anno: prova Invalsi, alternanza scuola-lavoro, curriculum dello studente». Per il resto, tutto uguale: prima dell’orale, tre scritti, più il tedesco. Gli scrutini ancora non si sono conclusi, motivo per cui allo stato attuale esistono solo stime: circa 1300 alunni sosterranno l’esame per la licenza media, circa 1000 la maturità.













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