Fisco, in un solo anno recuperati ben 123 milioni

Novantasei derivano da versamenti fatti direttamente all’Agenzia delle Entrate Altri 27 derivano da riscossioni coattive e 29 dal «voluntary disclosure»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Anno record per l’Agenzia delle Entrate anche in Alto Adige, dove nel 2016 sono stati riscossi complessivamente 123 milioni di euro. Di questi, 96 milioni derivano da versamenti effettuati direttamente all’Agenzia - di cui 29 milioni riferiti alla procedura di collaborazione volontaria (voluntary disclosure) - mentre altri 27 milioni provengono dall’attività di riscossione coattiva. La «voluntary disclosure», lo ricordiamo, consente agli italiani che detengono attività finanziarie o patrimoniali all’estero non dichiarate al Fisco, di sanare la loro posizione, anche penale, pagando le relative imposte e le sanzioni in misura ridotta. Tanto per avere un termine di confronto in val d’Aosta, un’altra regione a Statuto speciale, nel corso del 2016 il recupero dell’evasione fiscale è stato di 27 milioni. Anche a livello nazionale è stato possibile registrare un nuovo primato per quanto attiene il recupero dell’evasione. Sono stati riportati, infatti, nelle casse dello Stato 19 miliardi di euro grazie alle attività di controllo e di promozione della compliance. Sempre a livello nazionale circa 500 milioni derivano proprio dalla promozione del dialogo preventivo con il cittadino, che l’Agenzia ha inaugurato negli ultimi anni per dare ai contribuenti la possibilità di rimediare per tempo agli errori commessi, pagando sanzioni ridotte, ed evitare così l’accertamento vero e proprio, sulla base di un nuovo rapporto all’insegna di fiducia e trasparenza reciproca. Sempre in tema di Fisco il Parlamento è pronto a presentare entro i primi di aprile un apposito disegno di legge che dovrebbe recepire molte delle indicazioni arrivate nei mesi scorsi da Ocse e Fondo Monetario internazionale. Gli osservatori dei due organismi avevano invitato il governo a concedere alle Agenzie maggiore autonomia. A breve, nella settimana del 20 marzo, è atteso anche il ddl sugli indicatori di affidabilità fiscale che andranno progressivamente a sostituire gli studi di settore.

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