Fondi Fse, la commissione si spacca

La relazione della presidente approvata con i voti Svp. Opposizioni contro: «Troppo blanda»



BOLZANO. Scontro nella commissione d’inchiesta provinciale sui contributi Fse, il Fondo sociale europeo. La relazione finale della presidente Elena Artioli (Team A) è stata approvata con il voto della Svp e il suo, mentre hanno votato contro i rappresentanti di Verdi, M5S, Freiheitlichen, BürgerUnion, astensione di Stf. «Nonostante tutte le decisioni siano state prese all’unanimità, così non è stato per la relazione finale», commenta Elena Artioli. Hans Heiss (Verdi) spiega i motivi della bocciatura della relazione: «La commissione di inchiesta è nata per accertare quanto accaduto. La relazione della presidente Artioli è invece molto concentrata sulla terapia per il futuro e non sulle responsabilità di quanto accaduto. Avremmo voluto inserire un riferimento al fatto che i problemi di gestione del Fse si sono incardinati nel periodo della giunta Durnwalder». Annunciate due relazioni di minoranza. Nella relazione approvata ieri si legge che la gravità delle situazione del Fse «è esemplificata dal fatto che attualmente 660 progetti sono in fase di verifica, di cui 476 di beneficiari privati e 190 di beneficiari pubblici, per un totale di 98 milioni di euro. Attualmente gli uffici Fse sono in grado di evadere al massimo uno o due progetti al giorno esaminandone nel dettaglio la rendicontazione. Se entro l'anno non saranno ultimate le rendicontazioni, vi saranno inevitabilmente moltissime revoche dei finanziamenti». Un numero esorbitante di progetti, si legge, « non è in linea con la normativa dell'Ue. Di 200 progetti esaminati, 17 probabilmente non possono essere accolti. Si sta verificando se sia possibile risolvere il problema con incentivi tramite la legge provinciale. I responsabili attuali stanno gestendo la crisi in modo del tutto encomiabile». Le fluide procedure di approvazione Fse, è la ricostruzione, «sono cambiate in modo sostanziale quando, dopo l'uscita della responsabile Barbara Repetto nell'agosto 2008 e dopo un periodo di reggenza della coordinatrice dott.ssa Laura Favaro fino alla fine del 2010, la struttura è stata ridefinita». Dal concorso bandito nel 2010 per la dirigenza del nuovo ufficio Fse era uscita vincitrice la dott.ssa Judith Notdurfter. Alcuni mesi prima, verso la metà del 2010, il dott. Thomas Mathà aveva assunto la responsabilità della ripartizione Europa. Lo stile amministrativo pragmatico e fortemente orientato ai risultati dell'era Repetto «è stato sostituito da una maggiore normazione basata su nuove regole manualistiche, controlli approfonditi e meticolose verifiche dell'andamento dei progetti e della loro rendicontazione».













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