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Fra incontro e testimonianza: Afghanistan e islam di Farhad

MERANO. Per raccontare il suo paese, l’Afghanistan, ha scritto e pubblicato “L’ultimo lenzuolo bianco” (Guaraldi): un libro duro, scomodo. Lui è Farhad Bitani è interverrà questa sera alle 20.45...



MERANO. Per raccontare il suo paese, l’Afghanistan, ha scritto e pubblicato “L’ultimo lenzuolo bianco” (Guaraldi): un libro duro, scomodo. Lui è Farhad Bitani è interverrà questa sera alle 20.45 nella sala conferenze del Kurhaus (entrata Lungo Passirio) per un incontro-testimonianza. Farhad, 30 anni, è un ex capitano dell’esercito, figlio di un importante generale dei mujaheddin, braccio destro del leggendario Massoud, “Il leone del Panshir”. Oggi Farhad non fa più il soldato, vive in Italia e lavora a Torino, è un rifugiato politico che ha visto la guerra, la corruzione, la violenza e l’odio insensato. «Io ero musulmano come centinaia di milioni di persone - afferma - ma ho riconosciuto il vero islam quando sono entrato in dialogo con i cristiani».

La serata si svolge nell’ambito della mostra “Migranti, la sfida dell’incontro”, in corso fino al 19 ottobre nella stessa sala conferenze del Kurhaus (9-13 e 15-19): coordinata dal giornalista e scrittore Giorgio Paolucci, propone al visitatore di seguire i percorsi intrapresi dai migranti, immedesimandosi nella loro condizione umana.

Entrambe le iniziative sono curate dall’associazione culturale Giorgio La Pira.













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