Frisbee, l’azienda riparte «Salvati i posti di lavoro»

Evitata la mobilità dei lavoratori grazie ad un accordo con l’assicurazione Il titolare: «Aiutati da fornitori e rivenditori, ora ci rilanciamo con le bici al 50%»


di Alan Conti


BOLZANO. La forza di un'azienda si vede nelle difficoltà e nella capacità di riprendersi. Tc Mobility è stata annientata lo scorso 16 novembre da un incendio che si è sviluppato nel magazzino di via Copernico. Un colpo durissimo per Frisbee, marchio leader nazionale nel settore delle biciclette elettriche che ha visto bruciare i mezzi, ma anche l'officina e buona parte dei macchinari. Dopo l'iniziale scoramento il titolare Maurizio De Concini con tutti i dipendenti ed i collaboratori si è rimboccato le maniche ed è ripartito da quanto era rimasto: alcune bici, alcuni spazi in azienda e grande disponibilità da parte di fornitori e collaboratori.

«Il primo grande problema – ci racconta – è stato evitare di mettere i dipendenti in mobilità. Obiettivamente ci siamo trovati in difficoltà perché non sapevamo come garantire un lavoro che non era possibile svolgere senza i locali necessari». Determinante il ruolo dell’assicurazione, il Gruppo Itas. «Abbiamo una polizza con loro e ci siamo subito confrontati. Sono stati diversi gli incontri per definire gli interventi tecnici che potevo affidare ai miei dipendenti anzichè a ditte esterne. In questo modo li ho mantenuti occupati anche se, giocoforza, con mansioni differenti. Prima di tutto abbiamo cercato di ricreare degli ambienti che permettessero di riavviare l'azienda. Prima avevamo grandi spazi in orizzontale da 1.200 metri quadri, ora siamo riusciti ad ottimizzare i piani che si sono salvati dall'incendio sviluppandoci in verticale. Qualche ufficio è stato spostato e siamo riusciti a tornare operativi nel giro di poco tempo».

Questo per quanto riguarda i collaboratori ma, contemporaneamente, bisognava fare qualcosa per la parte tecnica. «Qui non posso che ringraziare alcuni fornitori storici - continua De Concini - perché ci hanno subito manifestato la loro solidarietà fornendoci un aiuto concreto e reale. Penso ad aziende come Tecnomag o alla ferramenta San Quirino che subito ci hanno consegnato del materiale consentendoci di pagare senza assilli». Sistemata la struttura i vertici dell’azienda sono passati alla parte commerciale. «Durante l’incendio avevamo delle biciclette in riparazione dai clienti. Abbiamo voluto garantire l’assistenza e le garanzie. Il supporto di alcuni rivenditori ci ha permesso di far fronte anche a questo. Sono andato personalmente a recuperare otto biciclette che avevamo mandato all’estero. Le abbiamo riportate qui e consegnate ai clienti».

Ora, però, si avvicina il Natale e anche i nuovi clienti possono giocare un ruolo importante in questo progetto di rinascita. «Abbiamo predisposto una speciale offerta collegata alla sfortuna che abbiamo avuto. Proponiamo, infatti, delle biciclette salvate dai pompieri a metà prezzo». Cosa significa salvate? «Non sono state toccate dalle fiamme ma sono state esposte a fumi acidi che le hanno sporcate. In officina riusciamo a fare una pulizia e a consegnarle con una garanzia di sei mesi. Possiamo anche ripulirle in modo più accurato chiedendo un ulteriore contributo».

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