BOLZANO

Funzioni e Isocrate, rabbia per i temi impossibili a Bolzano

Seconda prova di maturità complessa sia allo scientifico che al classico: studenti in difficoltà con matematica e greco


di Alan Conti


BOLZANO. Pianti, rabbia e delusione. Il liceo scientifico “Torricelli”, poco prima delle 15 di ieri pomeriggio, era un contenitore di amarezze. La prova di indirizzo di matematica arrivata dal Ministero, infatti, ha messo in ginocchio gli studenti e innescato subito qualche polemica. Troppo differente dalla simulazione fatta arrivare dallo stesso Ministero durante l’anno e troppo complicati alcuni quesiti tra i 10 proposti (necessario farne 5). Risultato? Tanta delusione per qualcuno che parla anche di «incredibile ingiustizia». «Non so nemmeno cosa dire - apre le braccia Roberto Convento - perchè sono ancora un po scosso. Uno lavora tutto l’anno per affrontare prove che sono improponibili. Io non sono uno scienziato ma la simulazione che abbiamo fatto ad aprile non era nemmeno simile a questa. Secondo me bisognava pensarci». Stessa lunghezza d’onda per Alessandro Frau. «Tutto molto complicato e distante da quello su cui ci hanno fatto preparare. Un’incongruenza che fa male. I quesiti non erano tanto legati al calcolo, ma più inerenti alle costanti da determinare. Adesso si recupera solo cercando di fare bene tutto il resto». Anna Benatti spiega bene la sorpresa negativa che i ragazzi si sono trovati sul banco ieri mattina. «Ho anche il libro delle prove passate e non c’era nulla di tutto questo. Prendiamo il piano cartesiano: noi lo abbiamo sempre fatto su due dimensioni, oggi era a tre». «Su 10 quesiti di fattibili ce n’erano forse 7 - fa eco Daniela Anghelus - seguendo il programma di quest’anno. Evidente che già così si restringe drammaticamente il campo. Un po’ mi preoccupo, sento molto delusa». Le commissioni, comunque, si sono rese conto della difficoltà e potrebbero pesare tutto queste nelle valutazioni.

Isocrate e problemi impossibili: la delusione dei liceali a Bolzano

BOLZANO. Rabbia e delusione all'uscita dei licei dopo la seconda prova della Maturità che ha messo in difficoltà i ragazzi. (Video Conti/Groppo)

Pochi sorrisi pure al liceo classico Carducci. «La versione di Isocrate era davvero complessa - racconta Athos Sarti - soprattutto nella parte centrale. L’inizio e la fine scorrevano un po’ meglio». Concorde Kristian Anselmi: «Ci aspettavamo qualcosa di più “filosofico”, è stata una sorpresa anche se Isocrate lo abbiamo affrontato durante l’anno». Chiusura con Alice Benussi e Agnese Santuari: «Ci siamo trovate di fronte a un autore con un linguaggio e una costruzione sintattica davvero complicata. Non è esattamente ciò a cui siamo abituati»

 













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