Furti a Gries e Don Bosco, sgominata la banda

È stata fermata dalla polizia stradale sull’A22: aveva la cassaforte ancora in auto Recuperati gioielli, contanti e cellulari. Hanno colpito due volte in via Fago


di Alan Conti


BOLZANO. Veloci, attenti e ben attrezzati per portare a termine in pochi minuti furti in abitazione con bottini di tutto rispetto. Il profilo dei due uomini arrestati dalla sottosezione della polizia stradale di Verona lungo l’autostrada A22 è quello dei ladri seriali e soprattutto professionisti. Non il colpo estemporaneo, ma studiato nel dettaglio. In manette sono finiti un cittadino bulgaro di 25 anni e uno ceco di 27 che avevano appena colpito proprio a Bolzano: due volte in via Fago a Gries e una nel rione di Don Bosco. Tre colpi in serie messi a segno sabato pomeriggio. Gli agenti della squadra volante della questura di Bolzano, coordinati da Giuseppe Tricarico, hanno capito subito che avevano di fronte una banda extraregionale. La sala operativa, dunque, ha diramato l’informativa anche alla polizia stradale e al centro operativo autostradale di Trento. Nel veronese, poi, i poliziotti hanno individuato l’auto sospetta in corsia sud fermandola per un controllo. I due si sono subito mostrati particolarmente nervosi e non hanno voluto indicare la loro destinazione.

Gli agenti si sono accorti della lama di un coltello che spuntava dalla tasca di un sedile posteriore e hanno voluto controllare l’intera vettura. A quel punto è spuntato un bottino davvero ingente. La Polstrada, infatti, ha sequestrato due anelli d’oro, due catenine con un ciondolo, tre orologi di marca, oltre 1.600 euro in contanti, banconote (dollari americani e canadesi), uno smartphone, quattro portafogli ed un navigatore satellitare. Scovata anche una cassaforte di legno della marca austriaca Wertheim che era stata staccata dal muro durante il furto messo a segno a Don Bosco. In tutto un bottino di migliaia di euro.

Ad impressionare, però, è anche l’attrezzatura di cui erano dotati i due ladri. Tre, infatti, i cacciaviti sequestrati assieme a una forbice, un cutter e a ben quattro coltelli, di cui uno con la fodera. Con ogni probabilità colpivano nascondendosi sotto due cappellini scuri: uno totalmente nero e uno marrone marchiato Gucci. La polizia stradale ha rinvenuto il biglietto d’ingresso al casello di Bolzano Sud: un elemento che ha portato subito a contattare i colleghi della questura di Bolzano. Presente anche una patente che potrebbe essere contraffatta.

La vettura è stata fermata prima della mezzanotte di sabato ed entrambi gli arrestati avevano una lunga serie di precedenti di polizia per furto in abitazione. Si tratta di due persone che, con ogni probabilitò, abitano nella città di Torino ma al loro attivo hanno colpi anche a Parma e in Lombardia oltre che nel capoluogo piemontese. Si muovevano con azioni molto rapide: colpo nell’abitazione e poi fuga immediata dalla città prescelta. Ma questa volta non sono riusciti comunque a farla franca.

I nomi degli arrestati non sono stati diffusi dalle forze di polizia perché le indagini sui furti sono ancora in corso. La velocità con cui hanno messo segno tre diversi colpi e il comportamento tenuto dai due fermati, infatti, lasciano presupporre che ci siano altre persone coinvolte. Il sospetto è che si tratti di una banda organizzata e molto determinata.

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