Furto da 50mila euro, condannati due stranieri

Si tratta di due tunisini con precedenti: sono stati dichiarati delinquenti abituali Il colpo era stato messo a segno a Capodanno a casa dell’avvocato Franco Biasi



BOLZANO. Finalmente l’avvocato bolzanino Franco Biasi ha avuto giustizia ma sarà molto difficile, se non quasi impossibile, che possa recuperare i soldi che gli sono stati rubati la notte di Capodanno del 2016. Ieri mattina davanti al giudice Walter Pelino si è concluso il processo con rito abbreviato intentato a carico dei due presunti responsabili. Si tratta di due tunisini trentenni, Mabrouk Mabrook e Radouhane El Tlili. Il primo è stato condannato a 5 anni di reclusione (con 2 mila euro di multa), il secondo a 3 anni di reclusione (con una multa di 1200 euro). Il giudice Walter Pelino li ha dichiarati delinquenti abituali a seguito del numero impressionante di precedenti . La notte di Capodanno 2016 avevano approfittato dei festeggiamenti in corso per l’arrivo del nuovo anno, introducendosi nell’abitazione del noto legale bolzanino in via Zancani che aveva trascorso la serata, attendendo la mezzanotte in compagnia di alcuni amici per poi scegliere di uscire per proseguire i festeggiamenti. Al suo ritorno a casa alle 3 e mezza di notte l’avvocato trovò le luci accese, i vetri infranti di una delle finestre (l'abitazione è al piano rialzato) e la casa completamente sottosopra. I ladri avevano rovistano ovunque rovesciando cassetti e cercando soldi o oggetti preziosi in ogni mobile. Alla fine se ne erano andati con un bottino di poco superiore ai 50 mila euro, tra banconote in contanti e gioielli trafugati, tra cui diversi con un notevole valore affettivo. All'avvocato non rimase che sporgere denuncia per il furto subìto. Per le forze dell'ordine sarebbe stato probabilmente difficile riuscire a risalire ai responsabili se i ladri non avessero commesso una serie di clamorosi errori, tra cui quello di vantarsi del colpo nel giro dei disperati in zona stazione a Bolzano. Non solo. Entrambi il giorno successivo al furto avevano dimostrato una certa disponibilità di denaro impensabile sino a qualche giorno prima. Fu una segnalazione partita da un bar di corso Italia a far nascere i primi sospetti. I due stranieri, infatti, erano clienti da tempo ma avevano sistematicamente difficoltà anche a mettere assieme gli spiccioli per pagarsi un caffè. In realtà dal 2 gennaio 2016 i due tunisini avevano dato dimostrazione di una certa disponibilità, facendosi notare con in tasca anche alcune banconote da 500 euro. I due sono stati anche intercettati dalla Questura di Roma che stava effettuando indagini su un presunto traffico di droga. Entrambi furono registrati mentre parlavano tra loro proprio del colpo messo a segno nell'abitazione dell'avvocato bolzanino. Furono così bloccati e denunciati. Il bottino non fu però mai recuperato. Ieri entrambi sono stati condannati. Il giudice ha anche disposto il risarcimento del danno arrecato all’avvocato Biasi. I soldi però sono spariti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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