Gay Pride, arriva il sì di Kompatscher 

La Provincia non segue l’esempio di Rossi a Trento e concede il patrocinio. Organizzatori entusiasti: minoranze rispettate



BOLZANO. Il Dolomiti Pride avrà il patrocinio della Provincia di Bolzano. Sempre più isolata la posizione della Provincia di Trento, con il «no» di Ugo Rossi che ha provocato polemiche a non finire. Il presidente Arno Kompatscher ha scritto ieri agli organizzatori del gay pride dell’Euregio, annunciando di avere concesso il patrocinio provinciale, come era stato chiesto dalle associazioni. E, come annuncia entusiasta Andreas Unterkircher (Centaurus), Kompatscher chiude la sua lettera alle associazioni, augurando la «buona riuscita» dell’evento. C’è invece una sorta di giallo sul patrocinio della Regione. Ugo Rossi aveva fatto capire che sarebbe arrivato il «no» della Regione. Ma il presidente regionale e provinciale Kompatscher dice: «Ho ricevuto solo la richiesta per la provincia». Va ricordato che il patrocinio è simbolico, non comporta la concessione di finanziamenti. I rapporti tra buoni alleati non sono stati abbastanza forti, come forse Rossi sperava. Proprio per la delicatezza degli equilibri di maggioranza, Kompatscher riduce al minimo i commenti sulla sua decisione: «Ho concesso il patrocinio e basta. Mi è stato chiesto, come avviene in molti casi, e ho ritenuto di acconsentire. Non voglio dire nulla sulla decisione del collega trentino». Ha già concesso il patrocinio il Comune di Trento, di Bolzano e di Merano. Entusiasta il comitato organizzatore: «La notizia arriva come una boccata d'ossigeno. Ringraziamo il presidente Arno Kompatscher per l’augurio di successo all’iniziativa, della quale evidentemente ha colto il senso e il valore, a differenza di quanto ha fatto Rossi derubricandola a mero esibizionismo e folklore. Come ribadito nei giorni scorsi, l'omo-bi-transfobia è ancora, purtroppo, presente sul nostro territorio: il patrocinio serve proprio a questo, a far capire a tutti i cittadini e le cittadine che hanno subito, subiscono o subiranno discriminazioni che non sono soli/e, che le istituzioni sono presenti e che sono pronte a schierarsi al loro fianco». Se l’evento clou sarà la sfilata a Trento del 9 giugno, il Dolomiti Pride avrà eventi anche a Bolzano. Così Unterkircher: «La Provincia ha dimostrato grande sensibilità per i diritti delle minoranze». A Bolzano sono previsti incontri, film e presentazioni di libri. Gli organizzatori, tra cui Arcigay, Centaurus, Rete lesbiche, gay, bisex e trans, hanno accusato Rossi di omofobia dopo le parole con cui ha negato il patrocinio al 9 giugno, parlando di «caratteri folcloristici e di esibizionismo». (fr.g.)













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