Gentiloni: Alto Adige modello per l’Ucraina

Il ministro degli Esteri: «Il contesto è diverso ma ci sono analogie con la provincia di Bolzano»



BOLZANO. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha citato ieri l'Alto Adige come modello da imitare per risolvere la crisi ucraina in un lasso di tempo ragionevolmente breve.

La provincia di Bolzano è considerata, infatti, dal Governo Renzi un modello esemplare per la convivenza tra etnie diverse.

«Non riteniamo - ha spiegato Gentiloni - che la fornitura di armi all'Ucraina sia una buona idea. Speriamo al contrario nel successo del negoziato, per l'assetto delle regioni orientali potrebbe tornare utile il nostro modello altoatesino»: lo dice il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, in un’intervista al quotidiano torinese «La Stampa» nella quale aggiunge:

«Rispettiamo le idee e le eventuali decisioni degli Stati Uniti, che sono il nostro alleato maggiore, ma l'escalation delle armi è quella che metterebbe meno in difficoltà Putin». Quindi la proposta italiana, che interessa appunto la realtà bolzanina, caratterizzata dalla presenza di tre etnie diverse sul territorio: «Il contesto è diverso, ma io ho parlato del nostro modello in Alto Adige. È possibile trovare una soluzione che rispetti la sovranità dell'Ucraina, preservi i suoi confini e rispetti i diritti delle minoranze, se Mosca ha la volontà politica di accettarla. Tutto ora dipende dalle decisioni della Russia».

Se non saranno positive scatteranno nuove sanzioni? «Non lo voglio dire per scaramanzia - risponde il ministro - e anche per gli interessi dell'Italia, ma il terreno economico è quello più efficace per fare pressioni sulla Russia».

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