MERANO. Tutto da rifare per l'assegnazione della gestione del convitto Maria Ward in piazza della Rena, la struttura fino a pochi anni fa gestita direttamente dall'ordine religioso delle Dame inglesi per ospitare novanta studentesse tra i 14 e i 19 anni provenienti da fuori Merano.

Tutto da rifare al punto che la Provincia ora è costretta a rimodulare lo stanziamento di oltre 600 mila euro previsto per il bando di gara. A fine giugno, salvo ulteriori sorprese, verranno aperte le buste delle nuove offerte e sarà decretato il vincitore della gara che gestirà il convitto per il prossimo biennio.

L'appalto prevede anche che si possa arrivare fino a tre proroghe annuali per un periodo di gestione complessivo che si può allungare fino a cinque anni.

Ma, dietro la gara d'appalto per il convitto che fu delle suore della Congregatio Jesu, si cela una piccola guerra combattuta a colpi di carta bollata tra ordini religiosi.

Fino alla fine di luglio, il convitto sarà infatti gestito dalla Kolpinhaus, grazie a una proroga annuale concessa dalla Provincia a seguito del blocco della gara la scorsa estate. A entrare nella questione lo scorso novembre erano stati i giudici del Tar, chiamati ad esprimersi dall'Ordine teutonico, che l'agenzia per i procedimenti di vigilanza in materia di contratti pubblici aveva escluso dalla gara d'appalto in fase di preselezione, lasciando strada libera agli altri partecipanti.

I giudici del tribunale amministrativo regionale hanno annullato la gara e hanno ordinato all’agenzia per gli appalti di ammettere al bando per l'affidamento del convitto Maria Ward anche l'Ordine teutonico, concedendo un tempo congruo per la presentazione dell’offerta.

Ora la Provincia spera di poter completare la nuova procedura di assegnazione entro la fine del mese di giugno, per poi rendere operativa la nuova gestione del convitto da settembre, ovvero in tempo per essere ovviamente puntuali e pronti nel momento in cui riprendono le scuole.

Slittando dallo scorso anno a quello in corso l'avvio della nuova gestione, adesso la giunta provinciale ha stralciato lo stanziamento di 135 mila euro dal bilancio 2015 e ha rimodulato la spesa tra il 2016 e il 2018. (rog)

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