Giro di vite contro i garage “cantina”

Porte “trasparenti” per consentire al Comune di verificare se il box è stato trasformato in magazzino o in officina


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Giro di vite del Comune nei confronti dei “furbetti” dei garage per residenti. A Bolzano ci sono circa 2.400 box, costruiti sul suolo pubblico, utilizzando la legge Tognoli del 1989. Una normativa che ha consentito di mettere le auto sotto terra liberando importanti spazi in superficie.

A distanza di anni dalla realizzazione del primo garage, il Comune ha deciso di disciplinarne l’uso facendo un regolamento che è attualmente in commissione mobilità. Ieri è proseguito l’esame dei singoli articoli. «L’obiettivo - spiega il presidente Oreste Galletti - è di concludere l’iter e approvare il documento in consiglio comunale entro dicembre».

I controlli. In più occasioni, nel corso degli anni, è sorto il sospetto che qualcuno avesse trasformato il garage in magazzino o in officina con tutti i rischi che ciò può comportare. «Di qui - spiega Galletti - la necessità da parte del Comune di inserire nel regolamento la possibilità di effettuare delle verifiche sul corretto utilizzo. Finora questo non era possibile, perché una volta firmata la convenzione e realizzato il garage, l’amministrazione, che resta proprietaria del suolo, di fatto non ha alcuna possibilità di controllo».

Innanzitutto, viene istituita la figura dell’amministratore di garage, in modo che il Comune possa avere qualcuno al quale fare riferimento per qualsiasi problema. Inoltre si mette nero su bianco la possibilità dell’amministrazione di fare dei controlli, per vedere come viene usata la struttura. «Le verifiche - spiega Galletti - saranno facilitate da una nuova prescrizione, ovvero dall’obbligo di dotarsi di porte basculanti che per la metà siano a rete, per consentire di vedere all’interno».

Gli stalli. S’introduce la possibilità di realizzare, accanto ai tradizionali box, anche semplici stalli. «Questa soluzione - dice il presidente Galletti - permetterà di risparmiare sui costi di costruzione oltre che sugli spazi».

Quello dei costi è oggi un problema da non sottovalutare. Se fino a qualche anno fa c’era la corsa per accaparrarsi un posto in un garage per residenti, oggi a quanto pare le cooperative faticano a trovare soci. «I prezzi viaggiano - spiega Wally Rungger, membro della commissione mobilità - intorno ai 25-30 mila euro. Troppi in tempi in cui si fa fatica a comprare e mantenere la macchina, figuriamoci ad acquistare un garage».

La manutenzione. Il regolamento stabilisce, tra le altre cose, che i proprietari dei box si dovranno occupare anche della manutenzione di certe parti comuni che oggi nessuno cura. Nel prossimo futuro non sarà più così, perché il Comune potrà rivolgersi direttamente all’amministratore del garage.

Ma alle nuove disposizioni dovrà adeguarsi anche chi ha un garage ormai da anni?

«Certamente - dice Galletti -: verrà concesso però un certo periodo di tempo per mettersi in regola».

Il piano. L’ultimo garage sotterraneo per residenti, realizzato sfruttando la legge Tognoli, è quello di via Resia, vicino al ponte omonimo. Mentre dal piano, che era stato messo a punto a suo tempo dal Comune, sono stati cancellati quelli inizialmente previsti sotto piazza Mazzini e via Visitazione. Per quanto riguarda invece quello contestatissimo di via Fiume si è in attesa della presentazione del progetto definitivo.

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