Giunta, la Civica rischia il posto

Se Svp, Alleanza e Pd si tengono stretti all’accordo pre-elettorale, Rösch potrebbe scaricare Balzarini


di Giuseppe Rossi


MERANO. Potrebbe trasformarsi in un clamoroso autogol la corsa in avanti della Civica di Giorgio Balzarini, partito che all'indomani del successo di Paul Rösch alle comunali di Merano, si è frettolosamente sganciato dall'accordo con Svp-Pd-Alleanza. A interpretare le parole pronunciate l'altro ieri dal segretario della Volkspartei meranese Sepp Brunner, potrebbe crearsi in città uno scenario di coalizione di governo alternativa a quella fino a oggi pensata. E a rimetterci potrebbe essere proprio il partito di Andrea Casolari e Giorgio Balzarini.

Se le parole di Sepp Brunner si prendessero alla lettera, potrebbe accadere che Svp, Alleanza per Merano e Pd si presentino alle trattative con il sindaco Paul Rösch tutti assieme: uno schieramento da 15 consiglieri (9 Svp, 4 Alleanza, 2 Pd) in grado di proporsi come blocco unico per lavorare assieme ai Verdi, partito vincitore delle elezioni.

A questo punto con una maggioranza a 23 Paul Rösch avrebbe un governo garantito della città, assessori uomini e donne a sufficienza e anche quegli italiani in giunta che lo statuto comunale gli impone. Con una soluzione di questo tipo, caldeggiata indirettamente dall'ex assessore Nerio Zaccaria venerdì mattina nel corso di una conferenza stampa all'hotel delle Terme, la Civica per Merano potrebbe rimanere clamorosamente fuori dai giochi e pagare così il balzo in avanti e il distacco anticipato dall'alleanza pre ballottaggio con la Svp. Con una maggioranza quadripartito Verdi-Svp-Pd-Alleanza per Merano sarebbe anche relativamente facile comporre la giunta comunale: intoccabili il sindaco Paul Rösch, Cristina Kury e Andrea Rossi, potrebbero entrare a far parte della squadra del primo cittadino Gabriela Strohmer e Gerhard Gruber (in alternativa Stefan Frötscher o Peter Enz), Nerio Zaccaria (con l'insperato incarico di vicesindaco) e Diego Zanella. Una formazione di questo genere consentirebbe anche di realizzare un altro sogno di certi partiti, soprattutto di sinistra, del passato: quello di ridare al presidente del consiglio comunale il ruolo di controllore, possibilmente non a un partito apertamente schierato con la maggioranza. A chi stiamo o stanno pensando Paul Rösch e i Verdi? Al Movimento 5 stelle ad esempio e a Francesca Schir, adatta per un posto che da statuto, visto che il sindaco è di madrelingua tedesca, spetta al gruppo linguistico italiano. Uno scenario da un mago dell'illusionismo? Può darsi, ma anche no. Da domani Paul Rösch farà sul serio e allora le illusioni potrebbero essere spazzate via, come anche trasformarsi in realtà.













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