BOLZANO. È iniziata le demolizione della storica villa Erika di via Egger Lienz a Gries, a pochi metri dal parco di Palazzo ducale, sede del commissariato del governo, e dalle suore Marcelline. Per il momento, come da protocollo usuale, si è cominciato a rimuovere infissi, finestre e quant’altro, per poter permettere la raccolta differenziata dei materiali di cantiere fra legno, vetro, acciaio eccetera. Poi inizierà la demolizione vera e propria. Nei mesi scorsi, il progetto di abbattimento e successiva ricostruzione di un edificio moderno al posto della centenaria villa era stato molto criticato da più parti, soprattutto dai consiglieri provinciali Verdi, che a tale proposito avevano anche presentato una interrogazione in consiglio provinciale. Respinta al mittente, perché le attuali norme urbanistiche, edilizie e di tutela permettono questo tipo di interventi. Il problema è più che altro politico, nel senso più ampio del termine: qual è il confine lecito, accettabile, tra il rimuovere le testimonianze del passato e il permettere ai privati di demo-ricostruire per realizzare profitti e alloggi moderni? La legge urbanistica provinciale, le leggi di tutela degli insiemi, in provincia, sono allentate. Questione di opinioni, ovviamente. Ma ha senso demolire mezzo Grieserhof per realizzare una casa di riposo? E il fienile dei benedettini in via Fago per farci un’enoteca?(da.pa)