Gries, parte il cantiere per 130 alloggi

I primi scavi sui vecchi campi da tennis di via Vittorio Veneto. Hager: «Gli appartamenti in vendita già da fine settembre»



BOLZANO. I primi scavi partiranno, e sarà tra pochi giorni, intorno ai campi da tennis ex Trafojer. Che sono due e sfilano in parallelo lungo via Vittorio Veneto. Poi si allargheranno verso piazza Gries. Ma non subito. È così che sarà avviato il cantiere che, alla fine, vedrà sorgere dieci palazzi e 130 appartamenti, un parco interno pubblico tra case private e una ciclabile di collegamento. Saranno predisposti infatti la settimana prossima i primi interventi nell'area della vecchia cantina vinicola.

E alla fine Gries vedrà estendersi il suo tessuto residenziale attraverso un nuovo mini-rione. Rinsaldando la sua vocazione abitativa a scapito degli ultimi insediamenti produttivi.

«Iniziamo in quella porzione del quadrante - spiega Andrea Saccani, l'architetto che con Fabio Rossa ha ridefinito il primo progetto di Boris Podrecca - perché dobbiamo aspettare, prima di estenderli definitivamente, che la cantina si trasferisca nella nuova sede a San Maurizio all'inizio dell'estate prossima». Si partirà dal 20% del volume complessivo, dunque. In sostanza due edifici.

I primi, nell'angolo che sarà poi attraversato dalla ciclabile (pubblica) che unirà piazza Gries a via Vittorio Veneto eliminando in parte quel collo di bottiglia che schiaccia in pochi metri bus, camion, auto, moto e due ruote.

«Poi il 14 settembre apriremo pubblicamente questa parte del cantiere, che sarà visitabile- annuncia Heinz Peter Hager che ha gestito l'operazione immobiliare per conto della Signa di René Benko - e successivamente, entro la fine di settembre ed i primi di ottobre metteremo anche sul mercato i primi appartamenti». Via al cantiere e via alle vendite. Con un paio di mesi di ritardo rispetto all'agenda messa a punto successivamente al via libera da parte della commissione edilizia. Che ne aveva discusso a lungo. Come a lungo il Comune ha voluto lavorare con i committenti per inserire "qualità" pubblica in mezzo al progetto dei privati, insistendo per aprire alla città il verde in precedenza previsto come condominiale e aggiungendo una ciclabile interna aperta a tutti. Secondo i progettisti il quadro architettonico complessivo aderirà all'immagine di grande qualità residenziale della zona intorno. Evitando, ad esempio, di innalzare gli edifici oltre i quattro-cinque piani e integrandoli col verde urbano.

L'operazione iniziò quando la cantina di Gries trovò in Benko l'imprenditore in grado di aderire alle loro richieste per la vendita del terreno di 11mila metri quadrati su cui sorge da sempre.

L'intenzione della cooperativa era quella di trasferire sede e impianti in un luogo adeguato agli sviluppi tecnologici della vinificazione - come sta succedendo in zona San Maurizio - anche per dare una risposta adeguata attraverso la costruzione di una nuova centrale operativa e amministrativa unica ai recenti successi commerciali della cantina.

L'accordo tra il tycoon austriaco e Gries fu raggiunto sulla cifra di 17 milioni di euro. (p.ca.)

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