Guida Michelin, con 20 chef stellati L’Alto Adige fa il pieno

Due stelle per Gerhard Wieser, Norbert Niederkofler e Martin Obermarzoner. Altri 17 ristoranti premiati con una stella. Tra gli emergenti Egon Heiss


di Angelo Carrillo


BOLZANO. La più stellata d’Italia. Con tre ristoranti a due stelle e 17 a una stella la piccola provincia di Bolzano si conferma anche quest’anno la più premiata del Belpaese dalla Guida Michelin.

Sono due i ristoranti che nell’edizione 2014 si aggiungono alla già nutrita schiera di eccellenze altoatesine dell’alta gastronomia. Il ristorante Alpes dell’Hotel Bad Schörgau di Sarentino che con lo chef Egon Heiss acchiappa dopo poco più di tre anni l’ambito riconoscimento, e una new entry, che non è proprio una novità: Chris Oberhammer che sale sugli scudi con il suo Tilia di Dobbiaco. Lo chef pusterese che per tre anni (dal 2007 al 2009) aveva già ricevuto l’ambita stella con l’omonimo ristorante a Vandoies, costretto poi a chiudere e spostarsi a Dobbiaco, viene nuovamente premiato per il suo indubitabile talento in cucina. L’ottima notizia fa il paio con il successo della vicina provincia di Trento dove sono addirittura 3 i nuovi ristoranti premiati, e tra essi il giovanissimo Diego Rigotti che a 29 anni riporta a Maso Franch, all’inizio della Val di Cembra, la stella già ottenuta da Markus Baumgartner. Ad esso si aggiunge l’ottimo L’ Chimpl dello chef Stefano Ghetta di Vigo di Fassa e il Dolomeu dello chef di origine riminese Enrico Croatti a Madonna di Campiglio.

Nel complesso la bellezza di 30 ristoranti stellati di cui 10 in Trentino e ben 20 in Alto Adige che portano il Trentino Alto Adige al quarto posto della classifica nazionale dei migliori ristoranti. Un successo davvero straordinario.

Per tornare in Provincia di Bolzano sono state confermate le due stelle ai tre ristoranti di punta: Jasmin di Chiusa guidato da Martin Obermarzoner, Trenkerstube dell’Hotel Castel di Tirolo e Il St Hubertus di San Cassiano. Tra Gerhard Wieser, e Norbert Niederkofler il derby di chi per primo agguanterà la terza stella della guida Michelin è rimandato al prossimo anno.

Alle loro spalle si conferma la stella all’inossidabile Herbert Hintner del ristorante Zur Rose di Appiano, quella di Jörg Trafoier del Kuppelrain di Castelbello e scendendo a Merano Andrea Fenoglio del ristorante Sissi. Poco lontano a Castel Fragsburg Alois Haller continua a godersi la sua.

A Tesimo Anna Matscher si riconferma l’anima creativa del ristorante Zum Löwen. Con un bel salto passiamo alla Val Badia dove al sempre più stellare Norbert Niederkofler si affiancano anche quest’anno le stelle della Siriola e, naturalmente quella della Stüa de Michil dell’Hotel Perla.

Poco distante, in Val Gardena, festeggiano anche quest’anno Felice Lo Basso dell’Alpenroyal di Selva di Val Gardena e Reimund Brunner dell’Anna Stuben dell’Hotel Gardena di Ortisei.

Su per la Valle Isarco, nella sperduta località di Mules, l’ottimo Peter Girtler cucina alla grande nella Gourmetstube Einhorn dell’Hotel Staffler mentre a Vipiteno splende con inalterato fulgore la stella di Burkhard Bacher del ristorante Kleine Flamme.

Grande novità, come detto, dalla Val Pusteria dove alla Passion di Vandoies, confermata stella Michelin anche quest’anno, e al sempre eccellente Karl Baumgartner dello Schöneck di Falzes si è appunto aggiunta la Tilia di Chris Oberhammer. Un po’ più giù, a Nova Levante, confermata la stella anche alla Johannes Stube dell’Hotel Engl. Infine merita una segnalazione particolare la Val Sarentino che da quest’anno esprime ben due stelle Michelin.

Quella dell’Auenerhof e finalmente, la nuova stella ottenuta da Egon Heiss per il ristorante Gourmet Alpes del Hotel Bad Schörgau. Davvero un risultato storico per l’Alto Adige.

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