Guida senza Rc auto in sei mesi multati quasi 200 bolzanini

Per individuarli la Municipale utilizza uno scanner di targhe Il vicecomandante: «Sono un pericolo, bisogna fermarli»


di Davide Pasquali


BOLZANO. «Stavolta mi auguro che nessuno si sogni di dire che i vigili urbani si muovono per far cassa». A parlare è il vicecomandante della polizia municipale di Bolzano, Martin Schwienbacher. Si riferisce ai nuovi controlli elettronici avviati da qualche mese grazie al Falco 193, lo scanner di targhe collegato con la banca dati del ministero dei Trasporti, che è in grado di accorgersi in cinque secondi se le auto in transito davanti ai vigili non sono in regola con l’Rc auto. «Sono un pericolo, fermarle significa produrre sicurezza».

È un atteggiamento al limite della follia, ma non accenna a diminuire, nemmeno a Bolzano. Quattrocento automobilisti pizzicati l’anno scorso (l’anno prima erano stati 367), altri 186 nei primi sei mesi di quest’anno. C’è chi semplicemente si scorda di pagare, ma c’è chi non paga volutamente, magari perché causa crisi non potrebbe permetterselo. E poi c’è lo stadio ulteriore: la falsificazione del contrassegno dell’assicurazione. Che lo si faccia a posta o meno, poco importa: sanzione da 848 euro; se si salda entro cinque giorni dal verbale, ce la si cava con 593,60 euro. Se invece non si paga entro 60 giorni, la sanzione schizza a 1700 euro. Ma questo è davvero niente.

Il problema principale, ovviamente, è se l’auto priva di Rc viene coinvolta in un incidente, con responsabilità di chi la guida. Ancor più grave se ci sono di mezzo dei feriti. «E purtroppo è già successo», commenta il vicecomandante Schwienbacher. Come sia andata a finire, la municipale non sa. Ma difficilmente chi si ritrova un danno causato da chi circola senza Rc verrà risarcito. Oggi vige il risarcimento diretto: anche se è colpa dell’altro, è la tua assicurazione che ti paga e poi si rivale. «Ma su che assicurazione rivalersi, se l’altro non è assicurato?»

Esiste comunque un fondo nazionale ad hoc, che copre questi casi, specie se di mezzo ci sono feriti gravi o peggio, ma viste le dimensioni del fenomeno lo Stato sta correndo ai ripari. Anche se ancora in pochi lo sanno, dal 18 ottobre non esisterà più l’obbligo di esporre il contrassegno giallo dell’assicurazione, in bella vista sul parabrezza anteriore dell’auto. Avverrà tutto per via elettronica: ciascuna compagnia dovrà fornire i dati degli assicurati al ministero dei trasporti. Perché si vuole avere contezza di quanti siano i fuorilegge. Il fenomeno, già grave a Bolzano, ha in altre regioni o nelle grandi città risvolti ben più drammatici.

Comunque sia, venuto meno l’obbligo di contrassegno, c’è il rischio che i furbi aumentino. Perciò la municipale si è dotata di un Falco 193: si tratta di uno scanner di targhe. L’auto passa, lo scanner legge la targa, il numero viene trasmesso alla banca dati del ministero che in 4 o 5 secondi spedisce il responso al tablet del vigile posto qualche centinaio di metri oltre. Si sa chi ha pagato o meno l’Rc auto, chi ha passato o meno la revisione di legge, si può scoprire se l’auto è rubata. Già si controlla per bene ora: in sessioni di una o due ore di controlli, in media 6 o 7 non sono in regola. «Da ottobre, sparito il contrassegno, i controlli verranno intensificati. È una questione di sicurezza».

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