Ha ammazzato il clochard: arrestato

Adrian Zelech, 21 anni, si nascondeva in una villetta a Varsavia. Avrebbe colpito a morte Jaroslav Kohl per 20 euro


di Alan Conti


BOLZANO. Si nascondeva in una villetta nei sobborghi di Varsavia il senzatetto polacco ricercato per l'omicidio di Jaroslav Kohl, il clochard ex campione di scacchi ucciso davanti all’«Haus der Kultur» nella notte del 9 gennaio. Una violenza inaudita per poco più di venti euro. Dopo la fuga del principale sospettato all’estero è stato emesso un mandato di cattura internazionale. Adrian Zelech, ventunenne residente in Polonia era fuggito da Bolzano ventiquattro ore dopo l'omicidio. Kohl, infatti, ha perso la vita domenica mentre Zelech lunedì era già in fuga verso Nord.

La questura di Bolzano ha capito in poche ore chi doveva cercare, ma non è semplice avventurarsi in un'operazione che implica la stretta collaborazione con altri Stati europei. Con la Polonia, comunque, tutto è andato per il meglio.

Il primo passo compiuto dalla squadra mobile coordinata da Giuseppe Tricarico è stato fornire ai colleghi polacchi una serie di utenze telefoniche contattate con una certa frequenza da Zelech da Bolzano. L'uomo, infatti, aveva un cellulare che utilizzava per sentire alcune persone care in patria. Ai numeri telefonici polacchi i colleghi di Varsavia hanno associato dei nomi stringendo il cerchio della ricerca il più possibile.

Nella giornata di lunedì il servizio centrale investigativo polacco è riuscito a completare l'arresto. Zelech aveva smesso di fare il senzatetto per cercare riparo in una piccola villa nell'estrema periferia di Varsavia. Una zona nascosta e poco frequentata. Non è ancora chiaro se qualcuno lo ospitasse agevolandone la latitanza. Qui, comunque, è stato trovato e gli è stato recapitato il mandato di cattura europeo richiesto dall'autorità giudiziaria di Bolzano. Per lui, con alcuni precedenti per reati legati al patrimonio, c'è l'accusa di aver ucciso il ceco Kohl in via Crispi dopo una furibonda lite scattata per futili motivi. Il quadro indiziario a suo carico sarebbe piuttosto pesante.

In tutta la trasmissione dei dati e delle informazioni ha giocato un ruolo determinante il servizio per la cooperazione internazionale di polizia che ha fatto da raccordo con le autorità polacche in tutti i passaggi. Zelech, oltretutto, era piuttosto distante dalla sua città natale, il che non ha facilitato la localizzazione. In ogni caso è stato trasferito nel carcere di Varsavia, dove sarà sentito dall'autorità giudiziaria qualota voglia rilasciare delle dichiarazioni. Subito dopo inizierà per lui la complessa procedura di estradizione. L’accusato dovrebbe ritornare in Italia nel giro di due settimane.

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