Hanno staccato la valanga sciando

Neve instabile per il vento: per Leitgeb e Keim nessuna possibilità di salvarsi


Mario Bertoldi


RASUN ANTERSELVA. Un dolore enorme vissuto con estrema dignità. C'è una sorta di orgogliosa rassegnazione negli occhi di chi va a salutare per l'ultima volta gli amici uccisi dalla valanga killer. E' la rassegnazione di chi conosce la legge spietata della montagna che, in determinate circostanze, non lascia scampo. Hubert Leitgeb (46 anni, ex campione di biathlon e vanto di tutta la valle) ed il cognato Lorenz Keim (geologo di 43 anni) si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. Quando l'enorme massa nevosa si è staccata abbattendosi sul canalone che avevano appena imboccato in zona passo Stalle, il loro destino è stato segnato. In quelle circostanze, hanno convenuto tutti gli esperti di montagna della valle, non c'era la minima possibilità di cavarsela e uscirne vivi.

«Chanche zero» puntualizza il sindaco Herbert Berger che ieri mattina verso le 10 ha reso omaggio alle due salme ricomposte nella piccola sala mortuaria accanto al cimitero e alla chiesa parrocchiale. E' la legge della montagna e tutti, in questa valle da cartolina, la conoscono perfettamente. Lo sci alpinismo è una sorta di religione personale. Tutti sanno che la montagna può colpire in ogni momento ma la passione è tale che tutti sono indotti a rischiare. E se la tragedia ti richiama improvvisamente al tuo destino, si paga un prezzo che anche i famigliari e gli amici più cari avevano già messo nel conto. Hubert Leitgeb e Lorenz Keim hanno pagato con la vita una valutazione non adeguata della forza del vento. Forse sono stati indotti ad affrontare la loro prima escursione stagionale anche dalle indicazioni del bollettino delle valanghe che sabato indicava un pericolo di secondo grado su una scala di cinque. Il grande freddo di questi giorni non poteva rendere previdibile il distacco di grandi masse nevose sulle vette.

E' stata però sottovalutata la forza del vento. Sono stati gli accumuli di neve trasportati in quota dal vento negli ultimi quattro o cinque giorni a rendere la situazione alquanto instabile e molto pericolosa. La neve trasportata dal vento si è accumulata su crinali già ghiacciati. Nessuno, tra gli esperti, si è reso conto del fenomeno. Sabato poco dopo mezzogiorno la valanga killer è stata innescata probabilmente dal passaggio sugli sci delle stesse vittime che hanno provocato il distacco della spaventosa slavina (fronte di 300 metri e lunghezza di 500). Leitgeb e Keim non sono morti asfissiati: sono stati travolti e uccisi sul colpo dalla forza d'urto della massa nevosa che ha restituito due corpi letteralmente martoriati.

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