Hans Kammerlander verso il processo

Tragedia di Villa Ottone: la Procura gli ha notificato l’avviso di conclusione indagine. L’alpinista, però, vuole patteggiare


di Mario Bertoldi


GAIS. La Procura della Repubblica intende chiedere il rinvio a giudizio di Hans Kammerlander per omicidio colposo in relazione all’incidente mortale avvenuto a Villa Ottone (comune di Gais) in valle Aurina il 27 novembre dello scorso anno. L'alpinista coinvolto nel terribile schianto (assieme ad altri automezzi), venne trovato alla guida della sua auto (acquistata in Germania due giorni prima) completamente ubriaco.

Come si ricorderà, nell’incidente perse la vita sul colpo Renè Eppacher, di appena 21 anni. Al momento dello schianto Kammerlander aveva un tasso alcolico nel sangue pari a 1,48 milligrammi per litro. La consulenza tecnica che la Procura ha affidato nel corso dell’inchiesta allo studio Pietrini ha portato ad una ricostruzione della dinamica dell'incidente molto pesante per l'alpinista.

Secondo il consulente, infatti, sarebbe stata proprio la condotta di Kammerlander (in viaggio in direzione di Brunico) a provocare la tragedia. L’alpinista, a seguito delle sue condizioni fisiche alterate dall’alcol, avrebbe perso il controllo dell’auto per circa 200 metri andando ad invadere completamente la corsia opposta di marcia. La perizia avrebbe dimostrato che, dopo la prima collisione di striscio, l'auto di Kammerlander avrebbe proseguito il tragitto sempre a sinistra coinvolgendo a catena altri tre automezzi sino allo schianto mortale contro la Ford Fiesta metalizzata della vittima. Hans Kammerlander è stato ora raggiunto dall’avviso di conclusione indagine firmato dal sostituto procuratore Daniela Pol che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.

L’alpinista ha però già fatto sapere di voler evitare un processo pubblico. L’assicurazione «Axa» (compagnia germanica) sta trattando il risarcimento ai famigliari della vittima e agli altri automobilisti rimasti feriti. L’avvocato difensore Peter Paul Brugger depositerà nei prossimi giorni istanza di patteggiamento. Il procedimento è destinato su due binari processuali diversi: davanti al tribunale con l’accusa di omicidio colposo in relazione alla morte di Renè Eppacher e davanti al giudice di pace per rispondere delle lesioni colpose in relazione agli automobilisti rimasti feriti.

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