Holzmann: darò il mio vitalizio alla Croce Rossa

«Se la Regione perde la causa, donerò i soldi» La candidatura: mi ritiro se arriva un fenomeno


di Paolo Campostrini


BOLZANO. «Holzmann sindaco». Ecco, il primo candidato è lui. Giorgione scende in campo e aspetta. Che cosa? «Che arrivi qualcun altro. Se il centrodestra propone un nome, ma nuovo nuovo, allora io risalgo e mi metto da parte». Farà intanto una civica. Probabile nome: «Alleanza per Bolzano» (non Nazionale...). Pronta a correre da sola o a fianco di una coalizione. Vedrà. Intanto incontra la Gardini. E magari di nuovo Urzì. Poi c'è il peso dei vitalizi. Holzmann sa che gli costerebbe lacrime e sangue e voti in campagna elettorale l'essersi opposto alla loro restituzione. E allora prima dice: «E' stato illegittimo da parte della Regione chiederci di rinunciarci in quel modo. Non si fa così...». Poi tenta l'affondo. «C'è una causa in corso dove, per quanto mi riguarda, ballano 300 mila euro: se vince la Regione bene, se li riprende. Ma se vinco io non me li tengo, li darò tutti, uno sull'altro alla Croce Rossa».

Le basterà per uscire da quel buco nero di immagine?

«Nessun buco. Quello della Regione è stato un atto illegittimo. Demagogico. Non si fa politica coi vitalizi».

Ma è stato impopolare tenerseli, no?

«Nessuno sa che la Regione usa malissimo il fondo che ha costituito con le restituzioni dei pochi che l'hanno fatto. E in ogni caso: anche se vincerò la causa i miei 300 mila vanno alla Croce Rossa».

Bene. E ora come vive?

«2.700 euro della pensione regionale».

E dal Parlamento?

«Vedremo quando arriveranno».

Perché candidarsi a sindaco?

«Perché siamo a febbraio e nessuno lo fa. Il centrodestra tace».

Ma uno dice: questa volta il centrodestra rischia di vincere se corre unito e Holzmann che fa, un'altra lista?

«Io faccio una civica perché ho un programma e perché Bolzano è al secondo commissariamento in dieci anni. Una cosa inaudita. Il centrosinistra continua a fallire. Basta, voltiamo pagina».

Da solo?

«Io porto voti. La metà degli elettori del centrodestra non è più andato a votare. Di quella metà, tanti avevano votato per me quando mi sono presentato. Penso di farne tornare alcuni».

Sarà una coalizione?

«Probabile. E con i simboli».

Perché non fare subito come a Laives? Tutti uniti e la Lega a fianco.

«A Laives non ha vinto Bianchi, ha perso la Di Fede. La Svp è andata casa per casa a chiedere di votare Bianchi».

Ma a Bolzano non andrà casa per casa a chiedere di votare Holzmann...

«Per questo spingo per una coalizione che non guardi indietro. Che prosegua il ragionamento di Pietro Mitolo che disse: ora appoggiamo lo Statuto. Non sono un revisionista. Ci vuole un centrodestra dialogante. Perché solo con la Svp si governa».

Per questo è andato alla Leopoldina Pd?

«Mi hanno invitato. Ed è subito nato un caso. Ma io sto nel centrodestra».

Con Casapound?

«Ho parlato con loro. Forse non correranno neppure alle elezioni, questa volta».

L'ultima volta i vostri consigileri erano 14. Pochi per governare.

«Appunto. Ne serviranno almeno 24. Per questo io corro: qualcosa porterò. So di avere un elettorato».

Fatto anche di delusi...

«Molto. Vanno tirati fuori. Se il centrodestra tace ancora sul candidato, io ci sono. Se parla, vedrò. O mi tiro indietro, se è uno bravo e nuovo, oppure vedo al ballottaggio. Ma prometto una cosa: anche se perdo io resto a guidare l'opposizione. Non mi defilo dal Comune».

Una frecciata a Urzi?

«Una considerazione. E una promessa».

Il suo programma e quello di Urzì sono perfettamente sovrapponibili. Siete solo incompatibili voi due?

«Molti hanno fatto di tutto per farmi stare a casa. C'è un passato difficile da digerire. Ma adesso dico, cambiamo».

E come?

«Primo: sicurezza. Penso ai Piani. Immigrati, criminalità. E allora, via almeno le prostitute dai Piani. Mandiamole magari in via Lancia, lontano dalle case dove abitano i bolzanini. Poi aeroporto. Poi Bolzano non più cenerentola con la Provincia che butta 25 milioni per la funivia di San Genesio. Potrebbe raddoppiare l'arginale».

Benko?

«Dovremo discutere cosa fare con i 100 milioni della vendita dei terreni, case per anziani, asili, sport. E invece stiamo lì a discutere di stazione autocorriere. Per di più degradata».

Aeroporto, Pru, Provincia. Sembra il programma Pd...

«Su certe cose destra e sinistra sono solo sovrastrutture ideologiche. Nella pratica le cose da fare si conoscono tutte. Ma mi pare che su due, tre temi fondamentali Pd e sinistra ecosociale siano agli antipodi. Contenti loro...».

Nomi per la sua Civica?

«Belli. Ma aspetto».

Nel centrodestra ci vorrebbe un candidato alla Bianchi.

«Sono qui pronto a conoscerlo. Ma deve essere noto e credibile».

E' stato fatto quello di Ivan Bozzi .

«Sono 59 anni che sto a Bolzano e non so chi è e cosa fa».

Fratelli d'Italia?

«E' con me».

Alto Adige nel cuore, Forza Italia, Unitalia e gli altri?

«Buoni per una coalizione».

La Lega?

«Per adesso hanno detto che il loro candidato è Vettori. Anche in questo caso: aspetto. Se arriva uno che ci può far vincere io mi affianco subito. Altrimenti aspetto il ballottaggio».

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