Hotel Europa, decisione rinviata

In consiglio interviene il consigliere-proprietario Strohmer e scoppia la bagarre: argomento stralciato


di Giuseppe Rossi


MERANO. Il via libera alla ristrutturazione dell'Hotel Europa Splendid di piazza Teatro e all'innalzamento di un piano dell'edificio storico, slitta alla prossima seduta di consiglio comunale. Per una leggerezza - ma c'è chi la definisce un atto di arroganza politica - sindaco, presidente del consiglio e segretario generale hanno consentito al proprietario dell'albergo, il consigliere comunale Alfred Strohmer (Svp), di intervenire in aula durante la trattazione del punto per spiegare le ragioni del progetto. Un atto inammissibile per legge: Strohmer stando alle disposizioni che regolano il consiglio comunale, l'altra sera non solo non avrebbe dovuto parlare, ma neppure presentarsi. Richiamati alla legge e sotto minaccia di un ricorso dalle opposizioni, il segretario ha fatto ritirare il punto all'ordine del giorno. Dunque il tema della ristrutturazione dell'albergo in una zona della città vecchia sottoposta a piano di recupero resta al centro dell'attenzione pubblica.

«Non credevo che dopo 12 anni di pratiche, progetti, modifiche - sostiene Alfred Strohmer - arrivare alla modifica del piano di recupero per iniziare i lavori destasse tale interesse».

Evidentemente, consigliere Strohmer, non è periferia: in gioco c'è la facciata di Merano, città storica e di cura...

«Proprio per questo la discussione mi pare assurda».

Lei vuole alzare di un piano l'albergo. Non le basta?

«Noi vogliamo ampliare l'albergo che in questi ultimi vent'anni ha visto ridursi il numero delle stanze. Negli anni tutte le stanze sono state dotate di bagni e poi abbiamo dovuto ampliarne le dimensioni per arrivare alle tre stelle superior. Puntiamo alle 4 stelle. Abbiamo unificato tre stanze in due. Siamo scesi da 55 a 48 stanze».

Con la ristrutturazione a quante stanze arriverete?

«Ritorneremo al numero originario di 55».

Non potevate recuperare gli spazi dei negozi al piano terra?

«Fare stanze a livello strada? Un’assurdità. Del resto spazi comuni ne abbiamo già più che a sufficienza».

Perchè ricostruire l'appartamento del 5° piano al sesto?

«I miei genitori da sempre vivono in quell'appartamento, fino a due anni fa vivevo lì anch'io. Il nuovo appartamento sarà del 40% più piccolo e sarà vincolato all'albergo. Oggi è diviso dall'hotel».

Lei vuole dire che non si sta preparando la strada a una futura speculazione?

«Facciamo il contrario. Per tutto l'albergo con questa ristrutturazione viene introdotto il vincolo della destinazione d'uso turistica».

Dove sta l'interesse pubblico, per consentirle l'innalzamento che il piano di recupero di dieci anni fa escludeva?

«Dovremo mettere mano a tutta la facciata, innalzeremo l'Erckert all'angolo tra via delle Corse e corso Libertà fino al quinto piano e rifaremo tutta la facciata del quinto piano sostituendo le finestre. L'aspetto della piazza di sicuro migliorerà. Non per nulla abbiamo fatto fare tre progetti e abbiamo scelto il migliore. Lo ha vautato positivamente anche la consulta provinciale degli architetti».

Con il piano in più però interromperete la linea degli edifici circonstanti.

«Siamo già un piano oltre gli altri, questa è pura falsità».

I vicini contestano che il sesto piano toglierà loro la luce nel cortile interno.

«Per come è posizionato l'albergo le modifiche non influiranno granchè dietro l'edificio, dove del resto anche noi abbiamo una terrazza».

Anni fa avevate studiato l'ipotesi anche di un parcheggio interrato. Che fine ha fatto?

«E' finita nel cassetto. Questa ristrutturazione non ha nulla a che vedere con quell'idea».

Si trattata di un autosilo sotto piazza Teatro, vero?

«Avevamo fatto predisporre uno studio di fattibilità. Resto dell'idea che un parcheggio sotto la piazza potrebbe servire oltre che ai residenti, anche agli spettatori del teatro, alla scuola, alla biblioteca e alle attività commerciali presenti».

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