I costruttori altoatesini: "La crisi non è passata e la Provincia sbaglia a tagliare l'edilizia"

Industriali e artigiani concordi: un errore strategico non investire sulle opere pubbliche



BOLZANO. Il bilancio provinciale e la legge finanziaria collegata continuano a far discutere. Dopo le dure prese di posizione di Assoimprenditori, (col presidente Stefan Pan), Camera di Commercio (con Michl Ebner) e mondo bancario (col presidente della Cassa di Risparmio Norbert Plattner), scendono in campo i costruttori.
L'occasione è il rinnovo delle cariche in seno al comitato paritetico edile, l'organismo che raccoglie il collegio dei costruttori degli industriali, gli artigiani della Cna e i rappresentanti sindacali di Cisl, Cgil e Uil e che per la prima volta vede alla guida un rappresentante della Cna, Claudio Corrarati, che succede a Anton Reichegger. Le critiche alla manovra sono state unanimi, tanto che il primo a contestarla è stato un sindacalista, il segretario provinciale della Fillea/Cgil Stefano Parrichini, che è anche vicepresidente del comitato paritetico: «È assurdo che i risparmi maggiori all'interno del bilancio provinciale vadano a colpire proprio uno dei settori che più ha sofferto per colpa della crisi, quello delle costruzioni. Per le opere pubbliche sono stati previsti tagli superiori al 20% rispetto a un anno fa: così non sarà certo semplice riuscire a rialzarsi». Le richieste: investimenti nelle opere pubbliche ma soprattutto nel risanamento energetico degli edifici: «È questo il futuro del settore, visto che le aree edificabili sono in via di esaurimento».
Sulla stessa linea il neopresidente del comitato paritetico edile Claudio Corrarati: «È inutile fare demagogia dicendo che in questo momento di difficoltà economica c'è bisogno di ulteriori assunzioni da parte di Provincia e comuni perché i posti pubblici sono gli unici che garantiscono uno stipendio fisso. Questi stipendi poi vanno a incidere sui conti degli enti locali e devono essere recuperati in altri modi. La necessità di ottimizzare la spesa pubblica è evidente e se davvero si vuole aiutare i lavoratori, allora la cosa migliore è continuare a dare appalti alle imprese: l'abbiamo sempre detto, non chiediamo contributi ma solo la possibilità di lavorare».
Duro anche il presidente della cassa edile Vittorio Repetto: «Dalle misure che sta prendendo la politica sembrerebbe che la crisi ormai è alle spalle. Attenzione, perché non è così. Arriviamo da due anni tremendi, il 2008 e il 2009, ma i dati provvisori del 2010 sono addirittura peggiori: le ore lavorate in edilizia sono calate di un ulteriore 2%. Chi credeva a una ripresa per il settore delle costruzioni, si sbagliava e per questo è sbagliato tagliare proprio su questo capitolo».
Anton Reichegger, costruttore che ha guidato il comitato paritetico edile negli ultimi anni, sottolinea come i contributi pubblici siano venuti meno anche per il comitato stesso: «Dal 2006 i fondi sono stati drasticamente ridotti e dal 2008 siamo costretti a finanziare alcuni dei nostri corsi di formazione con mezzi propri accantonati quando la situazione economica era migliore. Dal 2009 siamo stati anche costretti a introdurre una tassa di iscrizione da far pagare alle imprese». Ancora Corrarati: «Le imprese sono in difficoltà anche perché ci sono troppe regole da seguire. Diminuire i contributi e aumentare gli oneri a carico delle aziende rischia solo di far abbassare i livelli di sicurezza all'interno delle imprese».
Nella discussione interviene anche il presidente degli albergatori Walter Meister: «Il turismo viene definito da tutti come il motore della nostra economia. Eppure è ormai un anno che i contributi provinciali non ci vengono più erogati. La politica non è stata in grado di risolvere questo problema, eppure le aziende alberghiere stanno assumendo e sono anche pronte ad investire». (mi.m.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità