BOLZANO. Costruttori, agenzie immobiliari e cooperative puntano il dito contro il Comune: «Immobile da mesi, incapace di sbloccare i terreni per costruire nuove case». Vittorio Repetto, costruttore e presidente della cassa edile, è preoccupato: «Il fabbisogno complessivo di case (edilizia agevolata e libero mercato) per i prossimi dieci anni è di tremila alloggi per i quali servono 32 ettari. Ma qui tutto tace. L'amministrazione ha partorito il masterplan ma non ha ancora pensato al nuovo Piano regolatore. Spero che la risposta non sia che tanto c'è l'Areale perché allora ci dobbiamo attrezzare per affrontare una nuova emergenza: terreni col contagocce, poche case e prezzi in salita». La stessa preoccupazione è condivisa da Carlo Perseghin presidente regionale della Fiaip (agenti immobiliari): «Sono stato il primo a lanciare l'allarme, per noi servono 2.500 appartamenti e 30 ettari. A Bolzano mancano terreni e se non stiamo attenti rischiamo di ripiombare nell'emergenza che ha costretto il Comune a realizzare dal 2002 in poi 1.800 alloggi sui 16 ettari di Firmian e 948 appartamenti di edilizia agevolata a Casanova». E c'è dell'altro. «I primi terreni dovrebbero arrivare - si spera - su viale Druso e si parla del 2012. Ma il Comune si prepara a chiedere ai costruttori sforzi enormi. Pretenderebbe solo case Casa Clima A ed in più di addossare ai privati le spese per l'interramento della parte finale della viabilità di viale Druso!». Il vicesindaco Ladinser dice che «la questione non è affatto urgente perché ci sono molti appartamenti nuovi e invenduti» e poi tra breve si preparano ad arrivare un centinaio di case all'ex cantina di Gries. Allora, come la mettiamo? Repetto spiega che fino ad un anno fa si poteva parlare di invenduto ma adesso non è più così: «Il mercato del nuovo nei quartieri di pregio ha ricominciato a muoversi, fa più fatica in quelli meno ambiti ma si muove e l'offerta è limitata». Così Perseghin: «Ci sono case nuove ed invendute ai Piani, qualcosa in centro e qualcosa a Firmian, ma non abbastanza per far girare e soddisfare il mercato». Agenzie immobiliari e costruttori sono d'accordo nell'evidenziare lo scollamento tra esigenze reali e scelte del Comune: «L'amministrazione appare ingessata e sembra non comprendere le richieste dei cittadini». Durissima la risposta dell'assessore comunale ai pubblici Luigi Gallo: «Riparte la campagna del partito del mattone: "Più aree, più aree, più case, più case". Penso che la casa sia un diritto, ma non necessariamente lo sia la proprietà della casa. Penso che quel che serve va fatto soprattutto dall'Ipes che le esigenze di crescita della città debbano essere considerate, comprese quelle derivanti dal fenomeno migratorio, ci mancherebbe; ma penso anche che non sia possibile cementificare e densificare all'inverosimile. Il Comune ha individuato le aree dove costruire e nei prossimi anni si costruiranno centinaia di case ma attenzione perché l'invenduto è parecchio. Ci sono interi condomini da finire a Firmian, ci sono lotti fermi perché i privati non vogliono costruire pur potendolo fare e avendo già l'autorizzazione a farlo, penso per esempio a certe zone da recuperare ai Piani». E ancora: «È giusto che con redditi elevati (fino a 70 mila euro di imponibile all'anno) si possa comunque accedere alle agevolazioni delle coop? Per me così facendo si allunga la graduatoria e si consuma un'enorme parte di territorio per chi potrebbe invece permettersi di trovare casa anche sul mercato privato».

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