I pediatri: «Vaccinare è fondamentale» 

I medici ai genitori: «Ricordatevi che solo così riuscirete a proteggere i vostri figli e con loro anche l’intera comunità»


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Vaccinazioni obbligatorie, le famiglie possono e devono fare molto di più. Il gruppo “Area Pediatrica” dell’Ordine dei medici - che raccoglie i primari di Pediatria e della Neonatologia oltre a molti pediatri di famiglia - lancia un appello alla popolazione: «In Alto Adige la copertura vaccinale tra i giovani è bassa. Siamo preoccupati. Chiediamo a tutti i genitori di rivolgersi con fiducia a noi per ogni dubbio, paura o incertezza e ricordiamo loro che solo la vaccinazione protegge i loro figli dalle malattie. Ricordate anche che i vaccini sono sicuri e lasciate stare chi strumentalizza la salute dei piccoli a scopi elettorali» (riferimento che punta dritto ad Andreas Pöder (consigliere provinciale Bürger Union) ma anche ai Freiheitlichen ed ai Verdi).

E l’ultimo dato fornito dalla scuola italiana - che parla di quasi mille studenti ancora non in regola - fa riflettere una volta di più in attesa delle cifre - che si preannunciano alte - delle scuole tedesche. «Purtroppo - scrivono i medici - i tassi di copertura vaccinale degli ultimi anni sono in netto calo anche in Alto Adige e ciò sta causando un aumento dei casi di patologie prevenibili da vaccino, malattie che si consideravano eradicate, scomparse. Questa situazione mette in serio pericolo la salute dell’intera popolazione e ha creato i presupposti dell’obbligo. Ricordate che le vaccinazioni rappresentano uno dei più efficaci interventi di medicina preventiva. Attualmente le malattie prevenibili da vaccino e potenzialmente mortali sono quasi del tutto scomparse: tutto ciò è possibile però solo se la gran parte della popolazione viene protetta con il vaccino. I nostri colleghi più anziani ricordano ancora molti casi mortali per morbillo e altre malattie avvenuti in epoca pre-vaccinale». I medici entrano poi nel solco dell’appello del direttore dell’Asl - Thomas Schael - e ricordano che grazie al progresso medico-scientifico oggi sopravvivono molti bambini che hanno subito un trapianto d’organo o che sono affetti da cancro e da altre gravi malattie: purtroppo però tutti questi bimbi non possono sempre essere vaccinati perché sono immunodepressi, sono così a rischio di malattia. «Anche questi bambini hanno il diritto di essere protetti da morbillo, varicella, pertosse, epatite B ecc. Riteniamo che chiunque faccia parte della società civile e che quindi utilizza per sé e i propri cari tutto ciò che essa offre (scuole, ospedali, asili ecc.) debba anche assumersi dei doveri e comprendere che vaccinare significa proteggere sé stessi ma anche l’intera comunità, soprattutto la parte più debole dalla comunità. Riteniamo inoltre profondamente inaccettabile - concludono i medici - strumentalizzare la difesa della salute dei bambini a soli scopi politico elettorali, come purtroppo sta avvenendo nella nostra Provincia».













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