la lettera aperta a kompatscher 

I pensionati: siamo sull’orlo della povertà

BOLZANO. Lettera aperta del comitato pensionati Alto Adige al presidente Kompatscher: «Numerosi altoatesini andando in pensione sono finiti in povertà, non per colpa loro, ma a causa dell'euro, dell'i...



BOLZANO. Lettera aperta del comitato pensionati Alto Adige al presidente Kompatscher: «Numerosi altoatesini andando in pensione sono finiti in povertà, non per colpa loro, ma a causa dell'euro, dell'inflazione e delle pensioni non rivalutate. Sono semplicemente abbandonati dal partito del potere in carica». Chi ha lavorato per più di 40 anni, pagato le tasse, versate al fondo pensione, non deve presentarsi come un mendicante all'ufficio di assistenza sociale in età avanzata». Più di 30.000 pensionati in Alto Adige ricevono una pensione che è ben al di sotto di 1.000 euro. Particolarmente colpiti «son quelli che devono ancora pagare un canone comprensivo di tasse condominiali, elettricità, gas, spazzatura, telefono e tasse televisive. A loro non rimane nulla nonostante il contributo della Provincia. Non si può continuare cosi». I pensionati trovano «inaccettabile e inumano avere persone nella nostra ricca provincia che hanno lavorato per tutta la vita e hanno contribuito alla prosperità del nostro paese ritrovarsi a vegetare in povertà, sentirsi denigrate». I pensionati «preferiscono stare nei loro appartamenti piuttosto che essere inseriti in un monolocale di un alloggio sociale Ipes». Deve essere possibile per loro invecchiare con dignità. Si chiede alla Provincia di garantire una somma ragionevole di pensione, «siamo in debito verso queste persone».

In passato, si prosegue, «i politici che ci hanno governato con leggi regionali fatte in casa hanno trovato la via per crearsi le loro pensioni d’oro». Milioni di euro, inoltre, «sono disponibili per migranti economici e immigranti illegali, ricevono una grande quantità di benefici sociali dal nostro sistema sociale e non hanno mai pagato le tasse, men che meno hanno lavorato in provincia. Invece i nostri pensionati sono rimasti a pancia vuota».

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